Roma – Le imprese italiane che operano nella fascia del “Bello e Ben Fatto” (BBF) — ovvero quei beni che coniugano qualità, artigianalità e design — possono guardare a un potenziale di crescita significativo sui mercati esteri. Secondo quanto riportato da Money.it, le esportazioni italiane nelle categorie BBF superano i 170 miliardi di euro, ma resterebbe un potenziale inespresso nell’ordine di quasi 27,6 miliardi di euro.  

Mercati con margini elevati

Tra i Paesi che offrono le opportunità più interessanti per le imprese italiane si trovano:

Settori trainanti del “Made in Italy”

Non solo mercati: anche i settori in cui l’Italia eccelle mostrano segnali evidenti di dinamismo.

Le sfide per cogliere il potenziale

Affinché questo potenziale venga effettivamente realizzato, le imprese italiane devono però affrontare alcune criticità:

Conclusione

In sintesi, l’Italia — pur già forte nell’export dei beni “Bello e Ben Fatto” — ha davanti a sé nuove traiettorie di crescita significative. Competenze distintive come design, artigianalità e qualità possono continuare a fare la differenza, soprattutto se accompagnate da strategie moderne di internazionalizzazione e digitalizzazione. Le imprese che sapranno unire questi ingredienti potranno giocare un ruolo ancora più rilevante nella competizione globale.

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