In un momento in cui la moda italiana è simbolo globale, cresce l’urgenza di guardare oltre le passerelle e chiedersi: quali misure reali stanno nascendo per salvaguardare la filiera produttiva e non solo l’immagine? A intervenire su questo tema è stato Bergesio, sottolineando l’importanza di strategie concrete per rafforzare il settore.
Una filiera che reclama sostegno concreto
Secondo Bergesio, l’Italia rimane uno dei pochi Paesi al mondo con una filiera tessile e moda completa, capace di coprire tutte le fasi della produzione. Tuttavia, questo sistema storicamente virtuoso è oggi messo alla prova da costi crescenti, internazionalizzazione dei processi e concorrenza globale. Il settore richiede interventi mirati per sostenere le imprese autentiche.
Proteggere l’eccellenza e trasformarla
Le parole chiave indicate da Bergesio sono difesa e trasformazione: protezione delle competenze artigiane, della produzione interna e delle piccole medie imprese; trasformazione verso modelli più agili, digitali e sostenibili. Per sostenere la leadership mondiale della moda italiana servono strumenti concreti, tempo e visione strategica.
Verso una strategia di sistema
Bergesio evidenzia la necessità di collaborazioni tra istituzioni e industria per promuovere soluzioni condivise. Le politiche devono favorire innovazione tecnologica, valorizzazione dei mestieri italiani e internazionalizzazione della produzione, consolidando il Made in Italy come valore reale e non solo come simbolo.
Il ruolo dell’Osservatorio Filiera
Dal punto di vista dell’Istituto Tutela Produttori Italiani e secondo quanto sottolineato da Bergesio, occorre verificare la coerenza tra marchio e produzione. Solo se il nome “Made in Italy” corrisponde a manifattura nazionale, trasparenza e condizioni lavorative sostenibili, il settore potrà reggere la competizione globale senza perdere autenticità.
Conclusioni e prospettive
Bergesio richiama l’attenzione sull’urgenza di azioni concrete: sostegno mirato alle imprese, incentivi alla digitalizzazione e alla sostenibilità, e promozione della formazione delle nuove generazioni di artigiani. Solo così il Made in Italy potrà continuare a rappresentare eccellenza, qualità e identità italiana nel mondo.