Nell’era in cui il design e la creatività diventano sempre più protagonisti nell’economia italiana, c’è chi scommette su una formazione che anticipa il cambiamento invece di subirlo. NAD ha scelto Milano come piattaforma per formare i professionisti richiesti dal mercato, in un passaggio dal “Made in Italy” al “Made in Future”.
Chi è coinvolto e cosa sta accadendo
La Nuova Accademia del Design (NAD), con sedi a Milano e Verona, è protagonista di questo cambiamento. Gli studenti, i professionisti, le aziende di design e moda collaborano in un ecosistema dove si costruiscono competenze concrete. NAD realizza partnership, corsi innovativi e progetti in sinergia con il mondo produttivo per rispondere alle nuove esigenze del mercato.
Quando e dove si svolge il progetto
L’iniziativa prende forma nel contesto dell’anno accademico 2025/2026, con un focus particolare su Milano—città‑laboratorio del design italiano—e la sua capacità di attrazione internazionale. Le aule, i laboratori e le collaborazioni aziendali sono oggi radicate nel capoluogo lombardo, scelto come “hub” formativo per interpretare le richieste globali.
Perché questa evoluzione è necessaria
Il passaggio da “Made in Italy” a “Made in Future” risponde a un mercato del lavoro sempre più fluido, digitale e interconnesso: la gestione del progetto, le tecnologie immersive, la sostenibilità e la produzione intelligente non sono più accessori, ma fattori decisivi. NAD individua il bisogno di formare figure che sappiano progettare e operare in contesti internazionali, combinando tradizione italiana e competenze future.
Come la formazione si trasforma
La didattica adottata da NAD integra percorsi triennali, corsi brevi e moduli professionali che abbracciano interior design, fashion design, visual design, CGI e animation. Laboratori, workshop in azienda, collaborazioni con studi professionali e commitment con il mondo dell’impresa rendono l’offerta formativa “live” e allineata alle richieste. Inoltre, l’uso di strumenti digitali e processi collaborativi orienta gli studenti verso competenze operative reali.
Quale impatto e quali prospettive
Il modello di NAD rappresenta una leva per il rafforzamento del valore del design italiano, contribuendo alla creazione di figure professionali pronte a inserirsi nel sistema produttivo nazionale ed internazionale. In un momento in cui il design e l’artigianato sono alla prova della globalizzazione e della digitalizzazione, la formazione diventa parte integrante della strategia di rilancio. Dare concretezza al “Made in Future” significa non solo insegnare a progettare oggetti, ma formare menti in grado di trasformare le idee in prodotti, processi e sistemi che raccontano l’identità italiana nel mondo.