Il Made in Italy continua a dimostrarsi una leva strategica per l’economia italiana, generando quasi la metà dell’export nazionale. Le imprese autentiche, pur rappresentando una frazione del totale, concentrano un valore aggiunto significativo e mantengono il prestigio del marchio italiano nel mondo.

La centralità delle imprese autentiche
Circa 76.000 società di capitali, equivalenti al 7,8% del totale, coprono il 47% delle esportazioni italiane. Queste imprese operano nei principali distretti industriali del Paese, garantendo qualità, tracciabilità e produzione integrale sul territorio nazionale. Settori come moda, agroalimentare, arredamento e design costituiscono il nucleo dell’export Made in Italy.

Dove e quando
La fotografia del sistema produttivo si riferisce al periodo fino al 2023, con proiezioni al 2026 che indicano una crescita moderata dei ricavi, stimata intorno all’1,5% annuo. Le regioni più coinvolte sono Lombardia, Veneto, Piemonte, Emilia-Romagna e Toscana, dove la filiera completa consente di gestire tutte le fasi dalla materia prima al prodotto finito.

Perché il Made in Italy è strategico
Queste imprese non solo sostengono l’export nazionale, ma creano occupazione qualificata, preservano competenze artigiane e consolidano la reputazione internazionale dell’Italia. La loro solidità economica è cruciale per affrontare sfide globali e mantenere la leadership sui mercati esteri.

Come affrontano le sfide
Le aziende del Made in Italy hanno rafforzato la solidità patrimoniale e creditizia negli ultimi anni, riducendo il rischio di insolvenza. Allo stesso tempo, investono in innovazione, digitalizzazione dei processi e sostenibilità ambientale. La resilienza delle filiere e la capacità di innovare restano elementi determinanti per garantire competitività e crescita.

Prospettive e scenari futuri
Nonostante la concorrenza internazionale e le tensioni sui costi delle materie prime, il Made in Italy mantiene una posizione di rilievo. Il futuro del settore passa dalla valorizzazione delle competenze artigiane, dalla trasparenza della filiera e dall’integrazione di innovazioni tecnologiche, assicurando così che il marchio continui a rappresentare qualità, eccellenza e identità italiana nel mondo.

Condividi: