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2015-01-01

Incentiviamo il made in Italy: lettera al direttore di Varese News

Egregio DIRETTORE
Ho assistito in diretta sky la conferenza stampa del Presidente Monti per la presentazionedelle nuove imposizioni fiscali.- La solita tarantella, il solito noioso ritornello, in parte i solitimacro errori di impostazione del problema Italia.- Si richiama continuamente il dirittoal lavoro per i giovani.-   Si ripropone da più di 20 anni la solita ricetta di contributi economici allepiccole imprese a patto di investimenti in nuovi macchinari o di favorire assunzioni   di nuovopersonale a tempo indeterminato.- Le aziende sono al minimo storico di capacità economica.-Nessun Governo , nessun Parlamentare si è mai posto il problema contrario : collocare il prodottoaziendale , amorevolmente preparato dal dipendente, sul mercato e non destinarlo a depositonelle scansie come purtroppo avviene oggi in un mercato fermo .-L’unico sistema valido anzi validissimo - per favorire la crescita del pil - per l’assunzionedi nuovo personale giovane è vendere…. vendere…… vendere….Se non si vende non si fa cassa , non si acquista e non c’è futuro per nessuno.-Troppo comodo chiedere tasse…tasse….tasse….Bisogna urgentemente costruiregrossi paletti alla smisurata importazione di prodotti orientali di qualunque genere,a bassissimo costo di manodopera che offende vergognosamente tutti gli artigianiitaliani che pagano ( preciso a giusta ragione ) la manodopera a costi europei.-Bisogna favorire le vendite.- Le piccole aziende non hanno bisogno del contributogovernativo , hanno solo urgente e perentoria necessità che venga aperto un corridoioper poter collocare il prodotto sul mercato da offrire al consumatore finale.
RICETTA – tutta la grande distribuzione – tutti i grandi ingrossi devono essere così decretati : ACQUISTI AL 50%      dove vuoi, IL RESTANTE   50%    solo da aziende che certificano il prodotto cento per cento italiano.-Si svuotano le scansie in poco tempo, migliorano i conti aziendali, si apre finalmente la finestraper nuove assunzioni, riparte il reddito pro capite, ritorna il consumo.-Di nuovo ripeto – i contributi non servono – serve solo offrire alle piccole aziendela facilità di collocare prodotti seppur gravati dai costi nazionali ( un giusto civile successodel mondo occidentale nel pieno rispetto dell’essere umano ) ed impedirequesta volgare aggressione di merce orientale manufatta da persone sfruttate,senza diritti, sottopagate, umiliate nella personalità e sconfitte nella dignità.

Fonte: Varese

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