MadeinItaly.org\Osservatorio -
2015-01-01

Moda: il futuro del lusso punta sulla Cina e sul web

Le strategie che le piccole e medie imprese devono utilizzare per entrare nel mercato cinese, ma anche l'evoluzione nell'acquisto e nelle scelte dei consumatori. Questi i principali temi al centro del convegno Milano Fashion Global Summit, organizzato da Class Editori, che è svolto oggi a Palazzo Vecchio a Firenze. Dopo il saluto del sindaco Matteo Renzi, sul palco i protagonisti delle grandi aziende dela moda Made in Italy e i loro interlocutori asiatici.

"I grandi brand - dice Michele Tronconi, presidente di Sistema Moda Italia (SMI) - sono già presenti nel mercato cinese, la nostra mission è quella di sostenere i middle brand che non possono entrare da soli in un mercato di queste dimensioni. E' per questo che abbiamo aperto un ufficio a Shangai, un supporto nella partecipazione alle fiere e nel trovare rapporti locali". Anche Mario Boselli, presidente della Camera Nazionale della Moda Italiana, confronta le piccole imprese con le grandi. "E' chiaro - ha detto Boselli - che in futuro le grandi imprese che esportano non avranno grossi problemi, ma le piccole imprese che non esportano dovranno puntare tutto sulla qualità. A marzo 2012 porteremo Mi Milano Moda Showroom a Beijing, con una delegazione di 30-40 aziende di media grandezza".

Patrizio di Marco, Ceo di Gucci, ha evidenziato come è cambiata la dinamica d'acquisto dei consumatori cinesi. "Gucci - ha detto di Marco - è entrata nel mercato cinese nel 1997, da allora c'é stata un'evoluzione verso l'alto nelle scelte dei consumatori. Sono informati, hanno un alto livello culturale, cercano sempre più prodotti di fascia più alta. Sono sempre di più i consumatori cinesi che scelgono prodotti in pelle rispetto a quelli logati. Molti anche i consumatori indiani, che viaggiano e acquistano oggi in prevalenza all'estero. L'India è un mercato nel quale siamo già presenti, dove siamo stati pionieri, e dove continueremo a investire".

L'heritage e l'autenticità sono fondamentali anche per Michele Norsa, ad di Ferragamo: 'Il consumatore asiatico e' giovane, ricerca il Made in italy, la qualità e l'autenticità. Ad oggi siamo fortemente presenti in Cina, con ben 58 negozi. Non scordiamo la potenza di internet, in Cina ogni giorno sono connesse circa 500 milioni di persone. Anche qui la nostra presenza deve essere forte."
Renzo Rosso, patron di Diesel, affida il suo pensiero ad un videomessaggio. "La Cina è il mercato più affascinante possibile, cresce ad una velocità senza paragoni. Per affrontare questo mercato è necessario collocarsi più in alto possibile, usare diverse strategie di comunicazione e advertising, senza scordare il web, una vera potenza nel territorio cinese".

Fonte: Intoscana.it

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Linkedin
China-Eurasia Expo, protagonisti lusso e tecnologie Italia
2015-01-01
Image
Le ali tarpate del Made in Italy
2015-01-01
Image
Quello che le etichette non dicono - Delocalizzazione e Made in Italy
2015-10-15
Image
Made in Italy Day 2017 - Scegli Prodotto Italiano Acquistalo nei Centri Storici
2017-11-14
Image

Richiedi informazioni su Madeinitaly.org

Compilando il form riceveremo il tuo interessamento, la segreteria informativa vi ricontatterà per programmare una call conoscitiva

Nome Azienda
Nome Referente
Email Referente
Sito Web
Whatsapp
Nazione
Note
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 e ss. del Regolamento (UE) 2016/679, con la sottoscrizione del presente modulo acconsenti al trattamento dei dati personali secondo le modalità e nei limiti di legge e considerati come categorie particolari di dati.

Accreditamento CNEL, n.89 del 16/04/2004
Accreditamento MISE TEM_00000037

Palazzo Produttori

Via Carlo Cattaneo,1
63900 Fermo, FM
Italia

Contatti

+39 (0)734 60 54 84
[email protected]
L'iniziativa è promossa e soggetta al controllo dell'Istituto Tutela Produttori Italiani.

©Copyright© 1992 - 2024. Tutti i diritti riservati.