Macchinari Made in Italy per la crescita della Bolivia
In Bolivia e' in atto "un processo di trasformazione economica, con un inizio di industrializzazione di base che si serve dei macchinari italiani". L'ambasciatore a La Paz, Luigi De Chiara, sintetizza cosi' i dati delle esportazioni italiane nel Paese andino, in crescita da cinque anni e attestatesi nel 2011 ad un +35,2 per cento. Un "aumento accelerato dell'export" costituito ancora in gran parte dall'acquisto di macchinari industriali ma che apre a prospettive future di crescita del settore della produzione e all'arrivo di investimenti italiani. "L'economia boliviana e' destinata ad un futuro roseo nel breve e nel medio periodo, lo dicono le stime della Banca mondiale e della Commissione economica dell'Onu per l'America latina, ma quello che manca ancora e' un quadro legale chiaro per gli investimenti stranieri". Una regolamentazione che incentivi l'afflusso di capitali, dopo una fase di nazionalizzazioni ed espropriazioni decise dal governo di Evo Morales. Politica, questa, che se da un lato ha impedito l'ingresso di investimenti stranieri, dall'altro ha portato, con la nazionalizzazione anche degli introiti derivanti dalla produzione petrolifera e gassifera, ad una redistribuzione delle risorse a favore della popolazione, con benefici per tutti i partner commerciali, Italia compresa.
"L'attenuazione dell'aspetto ideologico a favore di un maggiore pragmatismo potrebbe spingere le autorita' ad una revisione della strategia da adottare nei confronti degli investimenti stranieri - osserva ancora l'ambasciatore De Chiara -. E dai colloqui con rappresentanti del governo e con i colleghi europei emerge la volonta' di adottare una normativa che possa invertire questa tendenza".
Fonte: AGI