Obiettivo raddoppio per i capitali esteri
Per attrarre capitali stranieri Passera si è affidato a uno dei consulenti con maggiore conoscenza del mercato asiatico.
La scelta di Riccardo Monti, che arriva dalla società di consulenza Value Partners, come presidente della nuova Agenzia per il commercio estero è un segnale molto chiaro: il nuovo corso delle politiche italiane per l'internazionalizzazione dovrà essere fortemente orientato all'attrazione di investimenti dall'estero. Il nuovo Ice, più snello e più concentrato sui mercati emergenti, non dovrà limitarsi all'attività di promozione e di supporto del made in Italy, ma dovrà impiegare le sue "antenne" radicate da anni all'estero per guadagnare alla causa italiana nuovi investimenti.
Nelle riunioni con il suo staff e in diverse occasioni pubbliche Passera ne ha fatto un punto chiave nell'agenda dei prossimi mesi. E l'obiettivo è di quelli particolarmente ambiziosi: raddoppiare la quota di investimenti esteri, che ora pesa appena per l'1% sul Pil, e risalire posizioni nella classifica Doing Business della Banca mondiale che ha visto l'Italia perdere in un anno quattro posizioni scendendo all'83° posto.
Le idee sul tema, valutate in queste settimane allo Sviluppo economico, sono diverse. Alcune le ha anticipate in sintesi lo stesso Passera la scorsa settimana: modalità per cui l'investitore possa portarsi dietro la fiscalità del Paese da cui proviene oppure forme di fiscalità differenziata per favorire lo sviluppo di determinati settori industriali o di ricerca.
Il resto dovranno farlo regole più certe e tempi rapidi per la giustizia, fattori che in questi anni sono mancati quando l'Italia ha perso possibilità di investimenti o ha visto progetti clamorosamente impantanati come quello della British Gas a Brindisi.
Molto dipenderà ovviamente anche dalle capacità diplomatiche del governo. I primi passi sono già stati fatti, e non solo con le recenti missioni e gli incontri bilaterali del premier Mario Monti. Lo stesso Passera, meno di un mese fa, ha incontrato a Roma una delegazione di aziende cinesi guidata dal viceministro del Commercio della Repubblica Popolare Cinese, Jiang Yaoping: sul tavolo possibili cooperazioni per pmi e progetti infrastrutturali.
Fonte: Il Sole 24 Ore