Design, l' appello degli operatori: giù l' Iva
Hanno tutti una gran voglia di guardare avanti. Oltre la crisi. Il made in Italy del design, schierato fino a sabato a Fiera Milano-Rho per il Salone del Mobile - giunto alla cinquantesima edizione -, ha bisogno di credere nel futuro. Aziende e progettisti trattengono il fiato: la settimana milanese è la vetrina più importante per il settore, dove si arriva con i prodotti best seller. Parola d' ordine: ottimismo. E speranza. L' impressione generale è che le aziende si aspettino un segnale forte dal governo, azioni concrete per restituire fiato a un mercato che nel 2011 ha dato lavoro a circa quattrocentomila persone e fatturato 32 miliardi di euro, registrando però un forte calo rispetto all' anno precedente. Roberto Snaidero, presidente di FederlegnoArredo, interpreta il pensiero di tanti espositori quando durante la conferenza di apertura del Salone, che si è tenuta ieri alla presenza del presidente della Regione Roberto Formigoni e del presidente di Cosmit Carlo Guglielmi, prende la parola per chiedere un aiuto immediato. «Dobbiamo fare come i nostri competitori - dice - abbassiamo l' Iva per i mobili e sull' acquisto della prima casa al 4%». E aggiunge: «Abbiamo una cultura del progetto incredibile. Girando per gli stand ho visto oggetti notevoli creati con coraggio e perseveranza proprio in questo momento difficile. Con il solo coraggio, però, non si attirano i consumatori spaventati». «Sono d' accordo - ha risposto immediatamente il presidente Formigoni - l' abbassamento dell' Iva aiuterebbe l' industria e allo stesso tempo sarebbe un' opportunità per i giovani. Vorrei anche ribadire una cosa che ho già detto più volte: il dinamismo imprenditoriale e la capacità produttiva vanno sostenuti, incentivati e non mortificati con un' esagerata pressione fiscale che, superati certi livelli, rischia di provocare pericolosi effetti negativi». Formigoni ha poi ricordato gli interventi per la crescita approvati di recente a livello regionale: la linea di credito agevolato da 500 milioni per le piccole e medie imprese, il piano per la competitività, l' obbligo di pagamento a 60 giorni da parte dell' ente pubblico alle imprese. «Interventi necessari: siamo la prima regione in Europa del settore mobiliere, con seimiladuecento imprese».
Fonte: Corriere.it