L'export tiene con Sud e Pmi
L'export italiano continua la sua corsa (anche se scala le marce) ma il volàno della crescita passa nelle mani del Sud. Il Nord-Ovest però mantiene il segno positivo e consolida il ruolo di peso massimo del made in Italy. Nel primo trimestre dell'anno l'Istat ha rilevato una crescita congiunturale vivace dell'export nelle regioni meridionali e insulari, +6,1%, più contenuta in quelle nord occidentali, +0,8%, e un trend in flessione preoccupante nel Nord-Est, -3%, e nel Centro, -1,8%. Su 95 miliardi di export, il Nord-Ovest si ritaglia 38,2 miliardi, il Nord-Est 29, il Centro 15,4 e il Sud 11,2.
Dunque se il made in Italy perde slancio è un fatto solo congiunturale o dobbiamo preoccuparci? Secondo l'Osservatorio Gea-Fondazione Edison si tratta solo di un raffreddamento dell'economia internazionale perché la vitalità e la competitività dell'industria italiana sono, nonostante un certo disfattismo, fuori discussione. Lo dimostrano i 28 miliardi di export verso i Bric e i 24 verso i Next 11 ((Bangladesh, Egitto, Indonesia, Iran, Corea del Sud, Messico, Nigeria, Pakistan, Filippine, Turchia e Vietnam) realizzati nel corso del 2011.
Per l'Istat tra i settori che, nel primo trimestre del 2012, mantengono grande slancio ci sono le vendite all'estero di coke e prodotti petroliferi raffinati della Sicilia (+47%, per il balzo dei prezzi), di metalli e prodotti in metallo della Toscana e della Lombardia (rispettivamente +70,2% e +10%), di macchinari e apparecchi della Lombardia e del Piemonte (+8% e +15,8%), di articoli farmaceutici e chimico-medicinali del Lazio (+36,6%).
Viceversa perdono colpi i macchinari prodotti in Friuli e i prodotti petroliferi raffinati nel Lazio (-22,7%), gli apparecchi elettrici della Lombardia (-7,5%), gli autoveicoli della Basilicata e del Lazio (rispettivamente -48,3% e -38,7%), il legno e i prodotti in legno della Lombardia (-51,5%). Insomma si avverte la caduta della produzione di elettrodomestici e arredamento in Lombardia e di autoveicoli negli impianti Fiat nel Centro-Sud.
Fonte: Il Sole 24 Ore