Cosmetici eco-furbi: ecco chi sono e come smascherare i greenwasher della cosmesi
I cosmetici eco bio stanno guadagnando sempre più fette di mercato, lo diciamo e sosteniamo da molto: e non siamo gli unici ad essercene accorti, anche i grandi marchi, fiutando l’affare, stanno incominciando a investire nel settore partendo dal marketing e dal packaging. Sugli scaffali sfoggiano accattivanti confezioni dai colori chiari, puntano sulle tonalità del verde e i colori caldi della terra come gialli o arancioni: tutti colori che richiamano piacevolmente l’idea di natura, la nostra energia vitale.
Non mancano poi anche diciture come “naturale”, “ecologico”, “bio”, “pure”, tutte in bella evidenza. Ma dobbiamo fare attenzione che non si tratti di greenwashing, la pratica ingannevole di cui abbiamo spesso parlato: le aziende eco-furbe fanno sembrare ecologici prodotti che in realtà sono tutt’altro che amici della pelle e dell’ambiente.
L’unica possibilità per smascherare i finti eco-cosmetici è leggere con attenzione l’etichetta e l’elenco degli ingredienti (INCI). Un estratto vegetale tra decine di sostanze derivate dal petrolio non è sufficiente per definire una crema naturale, come uno o due ingredienti bio non possono identificare uno shampoo come ecologico. Altra risorsa che ci può aiutare per orizzontarsi tra i marchi sono le certificazioni che escludono, nella lista degli ingredienti cosmetici, quelli più nocivi (ecco la nostra guida per imparare a conoscerle).
Ma chi i sono i grandi greenwasher della cosmesi? Primi fra tutti, occorre dirlo, i grandi gruppi ed i brands più conosciuti: Garnier si è tuffata nell'arena con una linea completa certificata Ecocert, è bene dirlo, e sta provando a piccolissimi passi a convertire alcuni shampoo della linea Ultra Dolce, togliendo parabeni, coloranti e siliconi ed inserendo estratti naturali: ma sono tutti piccoli cambiamenti per uno shampoo che finora è stato tutt’altro che dolce sulla nostra testa!
Anche Nivea ha fiutato l'affare, e nella gamma Pure & Natural con il 95% di ingredienti di origine naturale, e il restante 5%? Non contiene parabeni, siliconi, coloranti e oli minerali è vero ma gli estratti naturali soo in piccole quantità e immersi in altrettanti ingredienti non proprio verdi: Nivea si poteva impegnare di più per essere all’altezza di quello che propone. Si può sempre migliorare.
Anche la grande distribuzione si sta lanciando nel settore, e in questo caso invece vogliamo darvi un esempio di reale impegno in favore dell'ecobio: la linea Vivi Verde di Coop e la più recente Naturaline, sempre Coop, hanno fatto un’ottimo lavoro! Inci totalmente verdi a base di sole sostanze di origine vegetale e principi attivi bio, hanno bandito petrolati, paraffina, Peg e sperimentazione animale.
Fonte: Yeslife.it