Aggiornamento del monitor sui distretti industriali dell'Emilia Romagna
“Nel primo trimestre 2012 tredici distretti su diciannove hanno evidenziato una crescita delle esportazioni. L’export dei distretti tradizionali dell’Emilia Romagna ha chiuso con una crescita tendenziale del 5,7%, trainato dal sistema moda (+11,8%) e dall’alimentare (+9,5%). Chiudono in territorio positivo anche il sistema casa (+4,4%) e la meccanica (+1,6%). Nel complesso, l’export dei distretti regionali evidenzia un ritmo di crescita superiore al dato nazionale (+1,4%), confermando l’elevata competitività delle imprese della regione e la capacità di raggiungere i mercati più dinamici. Resta però elevata la dispersione dei risultati: dal +1,8% della maglieria e abbigliamento di Carpi, al +33,9% delle macchine utensili di Piacenza. Bene i distretti dei salumi del modenese (+17,5%), dell’abbigliamento di Rimini (+23,8%) e l’alimentare di Parma (+12,6%). In crescita, ma a un ritmo più contenuto anche l’export delle piastrelle di Sassuolo (+4,5%), grazie al buon andamento sul mercato tedesco. In calo invece l’export delle macchine per l’imballaggio di Bologna (-3,2%), che rallenta sul mercato cinese dopo l’exploit di vendite dei mesi precedenti, e il distretto delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-5,3%). Tra gli altri distretti, in crescita i ciclomotori di Bologna (+16,3%), la food machinery di Parma (+18,9%) e i mobili imbottiti di Forlì (+2,9%), mentre frenano le macchine per il legno di Rimini (-3,8%). Nel sistema moda ancora in positivo le calzature di San Mauro Pascoli (+20,1%), mentre passano in negativo le calzature di Fusignano-Bagnacavallo (-20,5%). Nell'alimentare col segno più i distretti dei salumi di Parma (+10,8%), del lattiero-caseario Parmense (+26,7%) e di Reggio Emilia (+5%). Stabile l’ortofrutta romagnola (-0,4%), in negativo i salumi di Reggio Emilia (-9,7%)
Dall’analisi per mercato di sbocco si osserva una decelerazione dell’export verso i nuovi mercati (da +17,3% a +6,7%), che scontano un rallentamento soprattutto in Cina e Turchia. Da segnalare però l’accelerazione delle vendite verso la Russia. Tra i paesi avanzati (+5,1%) spicca la buona performance registrata in Germania (+13,3%), secondo sbocco commerciale della regione. In positivo anche Francia (+1,4%) e Stati Uniti (+2,4%). Bene l’export verso il Regno Unito (+14,2%). Nel complesso le esportazioni verso i mercati tradizionali registrano un incremento del 5,1%, solo in debole decelerazione rispetto al quarto trimestre 2011 (+7,1%).
I poli tecnologici della regione hanno chiuso il primo trimestre 2012 con una crescita delle esportazioni pari a +2,3%, mostrando un’inversione di tendenza rispetto al trimestre precedente. Il polo biomedicale di Mirandola chiude il primo trimestre con un aumento delle esportazioni del 3,7%, trainato dal recupero di vendite sul mercato statunitense. In crescita anche l’export del polo ICT di Bologna e Modena (+1,2%).
Nonostante il ridimensionamento delle ore di cassa integrazione guadagni autorizzate sia per i distretti tradizionali (-14%), che per i poli tecnologici (-40,8%), ascrivibile alle componenti straordinaria e in deroga, resta elevato il ricorso a questo ammortizzatore sociale, a conferma
delle criticità sul fronte del lavoro. Nei primi 5 mesi del 2012, le situazioni più critiche continuano a essere quelle del distretto delle piastrelle di Sassuolo e delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia con un monte ore superiore a 1,6 milioni.”
FONTE: VIAEMILIANET.IT