Made in Italy: a Roma l'XI forum annuale del Comitato Leonardo
Secondo Luisa Todini, Presidente del Comitato Leonardo, “il Made in Italy è un valore aggiunto che tutto il Sistema Paese deve saper sfruttare per la conquista di nuovi mercati e il consolidamento non solo nei settori tradizionali. Non è un caso che gli italiani siano apprezzati all’estero per creatività, qualità e capacità innovativa, spesso più degli altri competitor. Le aziende devono fare la loro parte, ma hanno bisogno di un maggiore sostegno istituzionale, non solo finanziario, soprattutto tramite incentivi fiscali e semplificazioni burocratiche. Plaudiamo alla costituzione della nuova Agenzia, che ci impegniamo ad affiancare nel miglior modo possibile, ma auspichiamo una razionalizzazione delle controparti, con un accorpamento dei vari enti di sostegno all’internazionalizzazione. Bisogna essere forti all’estero facendo sistema e organizzandoci a filiera: se avessimo una grande distribuzione italiana saremmo i primi al mondo in molti settori di largo consumo. Ma dobbiamo saper essere anche attrattivi verso le multinazionali, gli investitori e i talenti di ogni genere, ben vengano quei grandi gruppi stranieri o i fondi sovrani che vogliono investire nei nostri marchi mantenendo know-how e attività produttive nel nostro Paese: è la testimonianza della forza del nostro made in”.
"Il Made in Italy - ha commentato il Presidente di Confindustria Giorgio Squinzi - è una questione di interesse nazionale. Il consumatore globale associa il Made in Italy alla “Qualità”. E’ questo il segno distintivo del nostro brand nazionale sul quale dobbiamo continuare ad investire per intercettare la domanda dei mercati internazionali, sia di quelli avanzati, dove il nostro export è già consolidato, sia di quelli emergenti, dove abbiamo ampi margini di crescita rispetto ai nostri principali concorrenti europei. L’affermazione delle nostre eccellenze nel mondo necessita certamente di azioni immediate, inserite in una strategia complessiva di più lungo periodo volta a garantirne l’efficacia e la sostenibilità. L’unitarietà e la coesione del sistema-paese nel suo complesso è la condizione necessaria per la riuscita di una strategia che contempla numerosi aspetti, tra i quali, certamente ed in primo luogo, la promozione, ma anche il sostegno all’internazionalizzazione delle imprese, la tutela legale della proprietà intellettuale e industriale, il rispetto di regole commerciali sottoscritte e condivise a livello multilaterale e l’abbattimento delle barriere tariffarie e tecniche che impediscono al Made in Italy di dispiegare appieno tutto il suo potenziale. E’ cruciale sostenere le imprese innanzitutto in termini di promozione e di strumenti finanziari di accompagnamento. Puntare su accordi bilaterali di libero scambio, sulla lotta alla contraffazione e su un sistema di governance che indirizzi al meglio le risorse esistenti, identifichi le priorità geografiche e settoriali e definisca una programmazione pluriennale di politica estera economica, come quelle di cui dispongono tutti i principali Paesi avanzati".
“L'Agenzia ICE - ha evidenziato il Presidente dell’Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane Riccardo Maria Monti - intende contribuire a dare sempre maggiore visibilità internazionale alle attività del Comitato Leonardo, cui sono associate imprese che realizzano oltre metà del proprio fatturato all'estero. A tal fine abbiamo individuato tre linee di azione per la collaborazione Agenzia-Comitato: ulteriore impulso alle attività del Premio all'estero, crescente focus su innovazione e high-tech, mobilitazione delle eccellenze Italiane in chiave di attrazione degli investimenti".
FONTE: AGENPARL