Alimentare: Cia, ogni anno sequestrati prodotti 'irregolari' per 1 mld
Ogni anno in Italia vengono sequestrati prodotti ''irregolari'' per un valore di oltre un miliardo di euro. Quello degli ''inganni a tavola'' e' un business che viene contrastato sempre piu' efficacemente dalle autorita' competenti, che negli ultimi dodici mesi hanno triplicato il numero di controlli. Un meccanismo efficace al servizio della sicurezza alimentare dei consumatori, che difende la credibilita' dell'intero settore agroalimentare nazionale. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in occasione dell'operazione dei Nac di Salerno, che hanno sequestrato 8 tonnellate di pomodori pelate, confezionati in barattoli privi dell'indicazione sulla tracciabilita'.
''Ma, nonostante l'efficacia della macchina dei controlli, - rimarca la Cia - le frodi in campo sono ancora tante e diffuse: dai cibi di provenienza ignota ai prodotti conservati in pessime condizioni igienico-sanitarie o stoccati in ambienti non adatti, a quelli alterati in etichetta con date di scadenza contraffatte. Prodotti che rischiamo di ritrovarci nel piatto, a discapito della salute dei cittadini, che si dichiarano sempre piu' sensibili al tema della sicurezza alimentare. Secondo un sondaggio della Confaderazione, infatti, per otto italiani su dieci, proprio la sicurezza dei cibi e' al primo posto nelle scelte di consumo''.
''Ma il danno non e' solo a discapito dei consumatori.
L'agropirateria e le contraffazioni alimentari - ricorda la Cia - ''scippano'' 3 milioni di euro al giorno alle aziende agricole italiane, che lavorano quotidianamente per la qualita'. e' per questo che e' necessario perseguire con decisione la strada dei controlli rigorosi e delle sanzioni severe, applicando ''tolleranza zero'' nei confronti degli autori delle truffe e degli ''inganni a tavola'', e nei confronti di chi non rispetta l'etichettatura obbligatoria prevista dalla legge. In questo modo si danneggia tutto il nostro sistema agroalimentare, minando le sue garanzie di affidabilita' e tracciabilita' dei cibi''.
FONTE: ASCA.IT