Bene i distretti industriali dell'Emilia Romagna: 13 su 19 continuano a crescere
“Hanno chiuso il terzo trimestre in crescita del +6,3% le esportazioni dei 19 distretti industriali dell’Emilia Romagna, mantenendosi più dinamiche rispetto alla media nazionale (+1,3%). Sono 13 i distretti che chiudono il trimestre in territorio positivo A trainare le vendite oltreconfine è stato il settore della meccanica (+13%), seguito dall’alimentare (+8,9%).
Bene anche il sistema casa (+2,5%), mentre registra un calo il sistema moda (-3,4%). Nella meccanica in crescita le macchine per l’imballaggio di Bologna (+19,6%), i ciclomotori di Bologna (+20,8%) e le macchine utensili di Piacenza (+44,2%), frenano la food machinery di Parma (-0,4%), le macchine per il legno di Rimini (-2,2%) e le macchine agricole di Modena e Reggio Emilia (-2,8%). Tutti in positivo i distretti dell’alimentare: salumi del modenese (+5,2%), alimentare di Parma (+16,5%), ortofrutta romagnola (+11,7%), salumi di Parma (+5,3%), lattiero-caseario di Reggio Emilia (+4%), lattiero-caseario Parmense (+2,6%), salumi di Reggio Emilia (+4,6%).
Nel sistema casa cresce l’export delle piastrelle di Sassuolo (+3,3%), primo distretto della regione per volumi esportati, mentre è in sensibile frenata i mobili imbottiti di Forlì (-10,4%), Nella moda in crescita il distretto dell’abbigliamento di Rimini (+3,8%) e le calzature di San Mauro Pascoli (+4,7%), in calo invece la maglieria e abbigliamento di Carpi (-9,7%) e le calzature di Fusignano Bagnacavallo (-22,4%).
Il dato cumulato sui primi 9 mesi del 2012 mostra una crescita tendenziale delle esportazioni distrettuali regionali del 5,9%, trainata dalle performance positive del distretto delle macchine per l’imballaggio di Bologna, dei ciclomotori di Bologna, della food machinery di Parma e delle calzature di San Mauro Pascoli, che compensano tra gli altri i ritardi delle macchine agricole di Modena e Reggio Emilia e della maglieria e abbigliamento di Carpi.
Hanno invece chiuso in territorio negativo i poli tecnologici regionali, negativamente influenzati dall’andamento del polo biomedicale di Mirandola, drammaticamente colpito dagli eventi sismici di fine maggio (-56,8%, con cali superiori al 70% verso Germania e Francia, primi due sbocchi commerciali). In crescita invece l’ICT di Bologna e Modena (+10,5%).
Nel complesso si conferma uno scenario distrettuale regionale caratterizzato da un’elevata dispersione delle performance. Nel cercare di offrire una più attenta chiave di lettura di questi risultati sono presentati due approfondimenti: il mobile imbottito di Forlì e le macchine per l’imballaggio di Bologna.
Il dettaglio per sbocco commerciale conferma il buon andamento delle vendite sui nuovi mercati (+13,6%), mentre, benché in crescita, risulta meno dinamico il ritmo di crescita sui mercati tradizionali (+2,4%). Tra le nuove mete commerciali spicca la Russia, mentre tra quelle avanzate risultati confortanti si osservano in Germania e Giappone. In rallentamento la Cina dopo il boom degli scorsi anni.
A una situazione del commercio estero nel complesso positiva, si contrappone un quadro del mercato del lavoro decisamente più critico. Benché si osservi un calo delle ore di cassa integrazione guadagni complessivamente autorizzate (-2,8%), nei primi 11 mesi del 2012, resta elevato il ricorso a questo tipo di ammortizzatore sociale (oltre 14milioni il monte ore totale). Tale risultato è la sintesi da un lato del calo della componente in deroga, e dall’altro dell’aumento di quella ordinaria e straordinaria. Come atteso, si osserva un balzo della CIG ordinaria per il polo biomedicale di Mirandola, che si era mantenuto su livelli contenuti prima del sisma.”
FONTE: ILTITOLO.IT