La moda verso l'export extra-Ue
Cortei di limousine tirate a lucido, compratori e fashion editor pronti a sfoggiare look eccentrici, cacciatori di tendenze scatenati a paparazzare tutto, il solito traffico impazzito contro il quale si avventeranno i milanesi imbufaliti: Milano si prepara alla sei giorni delle sfilate donna per l'autunno-inverno 2013-14 puntando tutto sui mercati esteri. Anzi, a dire il vero, su quelli extra-Ue, dove l'export di moda femminile è cresciuto del 7,6% nel 2012, mentre gli sbocchi più vicini sono diminuiti del 2,3%. La Russia vola e, superando la Germania, si piazza alle spalle della Francia; Usa, Giappone e Cina continuano a piazzare ordini. Il made in Italy piace se è vero made in Italy, se racconta la creatività imbattibile, il know how della manifattura, l'abilità artigianale, la capacità di stupire. Tutte le aziende del sistema sono costrette a guardare oltreconfine, visto che i consumi domestici sono crollati. Non tutti sono big e i piccoli, purtroppo, fanno fatica.
FONTE: ILSOLE24ORE.COM