Lavoro per tutti
CONSIDERAZIONI IMPORTANTI. Lavoro per tutti dovrebbe essere l’argomento più trattato in TV, ma è l’ultimo. Forse grandi interessi lo vietano. Il male minore non sarà tornare alle Dogane… ?
Molti settori per diversi prodotti sono in grave crisi, molte fabbriche chiudono o vanno all’estero.
L’esagerata italiana esterofilia che si aggiunge all’esagerata globalizzazione creano gravi danni all’economia nazionale, ed enormi problemi, specie per i troppi italiani senza lavoro, ma nulla viene fatto concretamente per rimediare. I progetti annunciati, anche se bene realizzati, saranno insufficienti.
Per di più nessuno accenna alla realtà che nel mondo si consuma, produce, riscalda, inquina troppo.
Il riscaldamento di aria e acque contribuisce a maggiore violenza e frequenza dei disastri atmosferici.
Alcuni propongono di aumentare i già enormi debiti dello Stato per creare lavoro, ma chi li pagherà ?
Decenni fa, quale vicepresidente dell’Associazione Fabbricanti Italiani Articoli Sportivi, primo settorequasi scomparso causa principale la nascente esterofilia, ed anche fornitore di occhiali protettivi alla Fiat avevo ottenuto un incontro a Torino con Gianni Agnelli, quasi al termine della sua Presidenza Confindustria. Dopo qualche settimana andai a Roma con imprenditori dell’Associazione per esporre al nuovo Presidente Abete e Consiglieri il problema che poteva diffondersi e ottenere azioni utili per promuovere i prodotti italiani in Italia. Scrissi anche all’allora Presidente Craxi. Si fece nulla.
Gli sportivi italiani si sentivano più bravi ed eleganti se usavano articoli tecnici fabbricati all’estero.
Ho inviato centinaia di mail a Personalità, Conduttori TV e responsabili dei programmi, Giornalisti, Politici, Economisti, Sindacalisti, Presidenti Confindustria, Confartigianato, Confagricoltura, API, Ministro per lo Sviluppo Economico per indurli a realizzare concrete e attuabili soluzioni, non solodifficilissimi progetti e statistiche con decimali (!?), diffondere: IL GIUSTO LAVORO PER TUTTI
SI OTTIENE SE GLI ITALIANI COMPERANO PIU’ PRODOTTI FABBRICATI IN ITALIA.
Il mercato nazionale è l’importante trampolino di lancio, se manca è come correre con una gamba sola.
Gli Onorevoli dovrebbero dare esempio utilizzando auto italiane. E’ dagli italiani che sono pagati.
Utile sarebbe se con i prodotti stranieri venissero esposti anche quelli italiani almeno quando esistono,
su ogni prodotto indicare la percentuale di lavoro fatto veramente in Italia e che tutte le TV, gratis, promuovano quelli con maggiore percentuale. Nessuno considera la fortissima concorrenza derivante da oltre un miliardo di lavoratori nel mondo con costi assai inferiori ai nostri, muniti di grande volontà, organizzazione industriale e commerciale, in continuo aumento, la grande automazione, la enormità di euro spesi per oggetti elettronici, veicoli esteri, ecc.: quindi meno euro e lavoro per i prodotti italiani.
Perfino vengono pubblicizzati giochi d’azzardo, per i quali molti giocatori si rovinano, mentre nessuno informa, per esempio, come distinguere il marchio C E originale dalle molte imitazioni extra Europa:
nel marchio originale il semicerchio ideale, ottenuto continuando l’interno della C deve sfiorare la E.
Cosa utile a compratori e nazionale economia se beneficeranno prodotti di nostra fabbricazione, come lo sarebbero le qui elementari considerazioni se venissero diffuse bene, ma sono considerate tabù…..
Comperare troppi prodotti esteri genera meno lavoro, emolumenti, assistenze: più tasse e crimini.
All’estero dobbiamo già comperare moltissime materie prime, semilavorate e prodotti finiti perché non ci sono, o insufficienti, in Italia. Non possiamo permetterci importare più “lavoro” di quello esportato.
Il poco lavoro danneggia tutti, compreso gli importatori. Chi non lavora soffre e non compera.
Segrate, giugno 2013 347 9973131 02 2136446 [email protected]
Diffondere quanto indicato su Internet, Stampa, TV, ecc. E’utile e umana azione. Grazie
[Dino Baruffaldi]