Coldiretti Rovigo, No corale alla concorrenza sleale
Basta con la contraffazione dei marchi alimentari italiani. La Coldiretti Rovigo si unisce la mobilitazione nazionale per tutelare i prodotti made in Italy. Ciò avviene in seguito del “caso Simest”, un’azienda italiana la cui ha ricevuto sovvenzioni dal governo, ministero della Sviluppo, per commercializzare i prodotti italiani all’estero. Questa azienda invece vendeva prodotti con nomi italiani e marchi del gruppo Parmacotto, ma prodotti all’estero con carni straniere, all’interno della “Salumeria Rosi” di New York. Coldiretti vuole chiedere al governo di cambiare la politica di finanziamento all’agroalimentare.
“Chiediamo il vostro appoggio e facciamo appello alla vostra sensibilità – ha detto il presidente di Coldiretti Rovigo, Mauro Giuriolo (foto a lato) rivolto ai numerosi giornalisti convenuti alla conferenza stampa indetta stamani dall’organizzazione – per aiutarci a veicolare alla società civile il messaggio forte che difendere l’italianità del nostro agroalimentare è una battaglia che fa bene a tutta l’economia nazionale. Difendiamo l’agricoltura soltanto difendendo la qualità e l’immagine nel mondo del vero “made in Italy”.
Coldiretti Rovigo ha inviato una lettera per chiedere il sostegno e gli impegni alle amministrazioni provinciale e comunali del Polesine, ai consiglieri regionali e ai parlamentari polesani, alla camera di commercio, ai consorzi di tutela, alle associazioni dei consumatori e alle organizzazioni sindacali, per fare pressione sull’attuale governo affinché si cambi la politica di finanziamento dell’agroalimentare.
La Provincia di Rovigo ha accolto l’invito e approverà a breve un apposito ordine del giorno. Anche la Regione Veneto ha fatto altrettanto.
“Non è accettabile – ha spiegato sempre in conferenza stampa il direttore di Coldiretti Rovigo, Adriano Toffoli – che in un momento di crisi, con soldi italiani si producano prodotti non-italiani da vendere in negozi italiani all’estero, facendo concorrenza sleale ai veri prodotti nostrani”.
Fonte: Rovigo Oggi.it