Pmi ed export, connubio da favorire
Le esportazioni in crescita richiedono oggi una sempre maggiore capacità di internazionalizzazione per il sistema delle piccole medie imprese. Come noto, infatti, il modello industriale italiano è caratterizzato dalla presenza di imprese di piccola e media dimensione che hanno reso possibile, grazie a peculiari processi di produzione e di personalizzazione del prodotto, l'affermazione del «Made in Italy» sui mercati internazionali.
Manifatturiero e commercio all'ingrosso sono i tradizionali settori italiani per l'export. Altro valore oggi positivo da registrare è l'autentico boom della vendita di macchinari industriali. Nei primi sei mesi del 2011 la Cina ha importato dall'Italia oltre 2,4 miliardi di euro di macchinari (+28,3% anno), assorbendo così oltre il 7% delle esportazioni italiane del settore. Sono in aumento anche le esportazioni di prodotti chimici (+18,6% ), seconde solo ai macchinari come ammontare sul totale delle importazioni cinesi dall'Italia. La crescita italiana si registra in tutti i settori, oltre alla vendita di macchinari industriali, va segnalato un grande attivismo nel settori elettromeccanico/meccanico, dove l'Italia ha una lunga tradizione, investe in continua innovazione ed è altamente competitiva: tutti fattori fortemente apprezzati nel mondo. Ma anche il tessile/abbigliamento, l'edilizia costruzioni e l'agroalimentare.
Il «Made in Italy» rappresenta il terzo brand mondiale come marchio riconosciuto a livello globale e ciò consente anche alle Pmi italiane una forte presenza sui mercati internazionali.
Ma c'è un «nuovo» settore in cui l'Italia comincia a eccellere nel mondo. È quello delle energie rinnovabili, settore in grande fermento e in grande sviluppo, dove le imprese italiane trovano importanti spazi sia per quanto riguarda la parte infrastrutturale che per le componenti legate al settore elettromeccanico-meccanico.
La struttura del nostro sistema produttivo, fatto prevalentemente di Pmi, può certamente avvantaggiarsi di nuovi modelli organizzativi e competitivi, quali le reti di impresa, in grado di ampliare le opportunità strategiche a disposizione delle singole imprese. Le Pmi, infatti, grazie a questi nuovi modelli, possono superare più facilmente le barriere di accesso ai mercati, attraverso la messa a fattore comune di alcuni elementi indispensabili per l'approccio di mercati lontani, quali le infrastrutture logistiche e distributive, ma anche le azioni di promozione e marketing.
Fonte: Il Giornale