Vicenza punta a diventare capitale mondiale dell'oreficeria - Buyer stranieri in forte crescita
Il made in Italy dell'oro convince i buyer brasiliani, russi, arabi e dei paesi dell'Est Europa. Sono loro ad aver manifestgato il maggiore interesse nei confronti delle collezioni presentate dalle case italiane a Vicenzaoro Winter, fiera appena conclusasi nella città berica. Meno interesse, invece, è stato palesato da compratori francesi, tedeschi, portoghesi e greci; atteggiamento atteso, alla luce del quadro economico che coinvolge l'Europa in questo momento.
I buyer stranieri sono comunque aumentati rispetto alla passata edizione: oltre 27mila visite tra Vicenzaoro Winter e T-Gold 2012 (il salone parallelo dei macchinari e strumentazione per l'oreficeria), che si confermano appuntamento decisivo in qualità di anteprima mondiale delle ultime tendenze di oro e gioielli dedicata alla distribuzione mondiale. La rassegna – 1.403 marchi/collezioni presenti, di cui 410 provenienti da oltre 30 Paesi del mondo, 118 aziende manifatturiere meccaniche – ha messo in evidenza una interessante vitalità della produzione gioielliera internazionale, con una offerta fortemente incentrata sulle nuove tendenze, design e innovazione. Ma anche con un ritorno al passato, a modelli vintage, alle catene con maglie importanti. Sembrano tornare, infatti, le collane teatrali, le farfalle a spirale, le chiusure nei torchon di perle barocche, lo stile yachting ispirato agli anni Venti e Trenta. I materiali vedono la mescolanza di elementi fino a ieri estranei alla gioielleria, come le stoffe, e il ritorno di petre naturali, delle conchiglie, coralli, cammei, gemme preziose e smalti (nella foto, un anello di Casato Roma). Le tendenze sono state accuratamente analizzate dal nuovo strumento di cui la Fiera di Vicenza se è dotata, Trend Vision Jewellery + Forecasting, centro di ricerca permanente sulle tendenze, authority indipendente per l'analisi e l'interpretazione dei nuovi trend, delle mode e delle attitudini d'acquisto. Trend Vision produrrà sintesi e linee guida di orientamento che saranno a disposizione di designer, espositori, buyer, distributori. «Vogliamo fare di Vicenza la capitale mondiale del gioiello e dell'oreficeria – ha dichiarato Roberto Ditri, presidente dell'ente –. Per questo di anno in anno riempiamo la fiera di maggiori contenuti, come Trend Vision, centro di ricerca che ci permette di collaborare anche con il mondo Pitti».
In generale, la fiera ha portato una moderata soddisfazione e un ottimismo, in particolare nei confronti di sviluppi futuri su nuovi mercati, nonostante gli ordini raccolti nei sei giorni di manifestazione abbiano "coperto" poco più di qualche mese di produzione. Ora si attende un primo bilancio, in occasione dei prossimi appuntamenti fieristici del settore, che, per quanto riguarda Vicenza, si svolgeranno dal 19 al 23 maggio (Vicenzaoro Spring), dal 5 all'8 settembre (Vicenzaoro About J) e dall'8 al 12 settembre (Vicenzaoro Fall).
Fonte: Il Sole 24 Ore