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2015-01-01

L'industria cresce grazie al Made in Italy

L'industria italiana è in crescita, ha chiuso in positivo per il secondo anno consecutivo, per fatturato e ordinativi, con rialzi superiori al 5% nel 2011. Il ritmo è rallentato rispetto al 2011, ma le commesse e il giro d'affari sono comunque aumentati. Ma le cifre dell'Istat mettono in evidenza una netta differenza tra il mercato estero e il mercato interno, con il primo a fare da traino. È ilMade in Italy la locomotiva dell'industria italiana, inoltre l'aumento dei fatturati si spiega in gran parte con la crescita delle quotazioni.
I ricavi nella media del 2011 sono saliti del 5,6%, contro il +9,8% nel 2010, trainati dalle cifre ottenute sul mercato estero (+9,3%) e accresciuti dall'innalzamento dei prezzi alla produzione, aumentati nello stesso periodo del 4,8%. Un buon dicembre ha poi salvato i dati del quarto trimestre, complessivamente al ribasso rispetto al 2010. L'ultimo mese dell'anno, come atteso (visto l'aumento registrato dalla produzione industriale), ha segnato un rimbalzo congiunturale del 3,4%, dopo una serie di mesi di stallo.
Ma nel complesso dell'anno il giro d'affari ha realizzato una netta risalita solo se si tiene conto del dato corretto per gli effetti di calendario (a dicembre 2011 si contano due giornate lavorative in meno rispetto allo stesso mese del 2010); per il fatturato grezzo l'Istat rileva addirittura un calo. Per quanto riguarda gli ordinativi, il guadagno accumulato nel 2011 è risultato pari al 5,9%, contro +13,8% nel 2010, grazie al + 10,5% realizzato all'estero. In dicembre il cambio di passo su base mensile è evidente, ma il dato tendenziale è nettamente negativo (-4,3%), soprattutto a causa della caduta registrata dalla domanda interna.
Non tutti i settori però sono cresciuti. Male il comparto della fabbricazione di computer, prodotti di elettronica e ottica, vittime di un vero e proprio crollo (rispettivamente -10,6% e -16,5%); negativo anche il settore delle apparecchiature elettriche, i prodotti chimici, l'industria del legno. Sull'altro piatto della bilancia i rialzi in doppia cifra per la fabbricazione di macchinari e attrezzature. Il settore dei mezzi di trasporto evidenzia andamenti molto differenziati, nettamente positivo per il giro d'affari (+13,7%) e in caduta libera per gli ordini (-25,6%). Gli autoveicoli, nel complesso, si sono comunque salvati, chiudendo dicembre ampiamente sopra lo zero e con una crescita del +1,1% per il fatturato e del +9,6% per gli ordinativi durante l'intero 2011. Ancora in calo le costruzioni, che hanno segnato un altro dato al negativo (-3,8%) dopo il crollo del 2009 e l'ulteriore decrescita del 2010.

Fonte: Lettera43

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