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2015-01-01

Food: Federalimentare, 50% aziende investira' in sviluppo

Nel biennio 2012-2013, oltre la meta' delle imprese alimentari italiane puntera' sull'innovazione dei processi di produzione e dei prodotti stessi.
  E' quanto emerge da un'analisi congiunturale sul quarto trimestre 2001, condotta da Format Research per Federalimentare su un campione di 1.000 imprese del settore distribuite nell'intero territorio nazionale.
  Dall'indagine emerge che se il 36% dichiara di voler investire genericamente sull'innovazione del made in Italy, in termini sia di processo che di prodotto, ben il 49,2% ritiene prioritario impegnarsi nell'offerta di alimenti sempre piu' nutrizionalmente equilibrati e la promozione di stili di vita salutari, che per l'industria alimentare coincide con l'innovazione di prodotto.
  Il sondaggio evidenzia inoltre la tenuta del settore, nonostante le crescenti difficolta', anche sul fronte del ncredito. Le industrie alimentari manifestano un livello di fiducia nell'andamento dell'economia italiana e in particolare della propria impresa migliore rispetto al totale delle imprese italiane, mentre sui ricavi, sull'occupazione e sulla capacitaa' di fare fronte al proprio fabbisogno finanziario l'andamento congiunturale del settore alla fine del 2011 si caratterizza per un dato che, per quanto spesso preceduto dal segno negativo, si rivela comunque migliore rispetto a quello fatto registrare dal resto delle imprese. Indicativo, e' proprio il dato riguardante il credito.

Nel quarto trimestre 2011, infatti, il 21,7% delle industrie alimentari ha richiesto un finanziamento.
  Sebbene venga riportato uncerto affanno sulle condizioni del credito - il 47,4% dichiara un peggioramento della situazione del costo del finanziamento, il 38,2% della durata temporale e il 43,7% delle garanzie richieste - ben il 60,3% di queste ha visto accolta la propria richiesta per un ammontare pari o superiore all'importo domandato, il 12% l'ha vista accolta per un ammontare inferiore e solo il 13,7% l'ha vista respinta.
  Oltre dal maggior costo del servizio al credito, l'industria alimentare vede i propri margini assottigliarsi stretti tra aumento dei prezzi dei fornitori (il 63% li ha visti crescere nel quarto trimestre 2011 e il 27,8 se li aspetta in ulteriore rialzo) e l'allungamento dei tempi di pagamento a valle (il 57,6% ha visto aumentare tali ritardi da parte dei propri clienti, situazione che rimarra' invariata per il 75,2% delle imprese).

Fonte: AGI

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