Ogm: Coldiretti attacca Clini, crea danni al 'made in Italy'
"Evidentemente il ministro Clini non ha trovato sufficienti problemi per l'Italia nel suo ministero dell'Ambiente e sta pensando di aggiungerne dei nuovi". E' quanto afferma il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che le dichiarazioni del ministro dell'Ambiente Corrado Clini a favore degli Ogm sono "l'ultimo caso di sottovalutazione e disattenzione nei confronti del valore del Made in Italy che hanno portato in piazza Coldiretti con l'alleanza di consumatori e ambientalisti che condividono la battaglia per una Italia libera da Ogm", da Federconsumatori a Adusbef fino a Codacons, da Legambiente a Slowfood fino all'Aiab e molti altri insieme a centinaia di comuni e le Regioni che all'unanimita' hanno piu' volte chiesto al Governo di esercitare la clausola di salvaguardia per vietare precauzionalmente la coltivazione degli ogm in Italia. "A differenza di quello che dichiara il ministro tecnico, l'ingegneria genetica e la transgenesi - sottolinea la Coldiretti - non centrano niente con il riso Carnaroli, il pomodoro San Marzano e la Cipolla Rossa di Tropea e la vite nero d'Avola che subiranno gravi danni economici sul mercato dalle dichiarazioni superficiali ed inopportune. Bisogna conoscere la differenza tra gli incroci e gli ibridi rispetto all'ingegneria genetica". E a proposito di innovazioni che rischiano di depotenziare il Made in Italy come leva strategica di crescita del Paese, l'agricoltura italiana - sostiene Marini - ha primati nel mondo per valore aggiunto per ettaro.
biodiversita' e denominazioni di origine e non abbiamo proprio bisogno copiare nessun altro modello molto meno sostenibile ed avanzato del nostro". Per quanto riguarda le coltivazioni ogm a scopi energetici "il ministro dovrebbe sapere che in un Paese come l'Italia, per la conformazione morfologica dei terreni e le dimensioni delle aziende, non sarebbe possibile - continua la Coldiretti - evitare le contaminazioni ambientali e sarebbe violata la sacrosanta liberta' della stragrande maggioranza degli agricoltori e cittadini di avere i propri territori liberi da Ogm. La ricerca e' importante ma deve avere obiettivi sostenibili, condivisibili e utile per il benessere della societa' e non quando serve a fare arricchire poche multinazionali". "Non ci sono ragioni - continua Coldiretti - per riaprire una polemica di cui il Paese non sente certo il bisogno e su cui i cittadini hanno gia' detto tutto proprio nel momento in cui le grandi multinazionali del biotech hanno preso la decisione di rinunciare allo sviluppo e alla commercializzazione di nuovi prodotti transgenici destinati all'Ue, per la crescente opposizione della maggioranza dei cittadini. Gradiremmo - conclude Coldiretti - che Clini si occupasse a tempo pieno di energie rinnovabili finalmente adottando quel decreto sugli incentivi che attendiamo ormai da molti mesi cosi' come gradiremmo la sua attenzione al tema del recupero energetico degli effluenti di allevamento per la produzione di biogas invece di creare l'illusione di colture no food che magari saremmo costretti a importare dai paesi del sud gia' oggetto di deforestazione".
Fonte: AGI