Cavalieri del commercio: premiata anche Ting, la cinese che vende "made in Italy"
Il gioielliere, il panificatore, l’arredatore, il profumiere, il ristoratore, l’antiquario. Sono solo alcuni dei 35 nuovi Cavalieri del Commercio - figure che nel tempo si sono distinte per l’impegno profuso nel dare lustro alle attività produttive romane, in Italia e all’estero – premiati questa mattina direttamente dal sindaco Gianni Alemanno e dall’assessore alle Attività produttive di Roma Capitale, Davide Bordoni nella sala della Protomoteca in Campidoglio.
In occasione della cerimonia di conferimento del riconoscimento (a ciascuno è stata consegnata una scultura in argento raffigurante una colonna, simbolo del ruolo portante che il commercio ha sempre avuto per la città) non sono mancati momenti di riflessione sul difficile momento di crisi che stanno attraversando le oltre 400.000 aziende commerciali della Capitale. «Il settore rappresenta il 30% dell’economia capitolina – ha ricordato Bordoni – e molte aziende sono costrette a chiudere, strozzate dalla crisi e dal caro-affitti. Noi amministratori in materia di affitti abbiamo le mani legate, ma possiamo sollecitare il Parlamento affinché faccia una legge che ponga un tetto al caro-affitti».
D’accordo con l’assessore i presidenti di Confcommerio Giuseppe Roscioli (“Puntare su qualità ed eccellenza in questo delicato momento è già un miracolo”) e Confesercenti Valter Giammaria (“E’ difficile per gli imprenditori andare avanti quando il 40% delle banche di Roma e provincia continua a negare loro il credito”).
Tornando alla cerimonia, dei nominati “Cavalieri” 7 sono negozianti nel settore dell’abbigliamento, accessori e calzature (Giulio Anticoli, Attilio Frasca, Emanuela Pancioni, Fabio Pontecorvo, Rossana Strolighi, Odoardo Testa, Flavio Trancanelli), 3 commercianti nel campo dell’arredamento (Giuseppe Binacci, Tommaso De Pietto, Cristina Riva), 2 gioiellieri, argentieri (Simona Brusco e Massimo Lefèvre), uno è antiquario (Costantino Verdini), uno è presidente di un gruppo leader nel settore di elettronica, informatica, elettrodomestici (Stefano Caporicci) , 6 sono gestori di ristoranti, società di cartering, pizzerie, trattorie e caffè (Oreste D’Annunzio, Luciano Luzzi, Michele Di Rienzo, Nello Sarra, Nazario Serra, Lorenzo Vanni), 4 negozianti di specialità alimentari (Augusto Mercuri, Delfo Ottavi Fabrianesi, Zeno Tartaglia, Antonio Volpe) e uno è specializzato in vini e olii tipici (Oscar Gastald), 3 sono proprietari supermercati (Claudio Rocca, Franco Silvestri, Danilo Toppetti), uno è titolare di un forno (Giancarlo Giambarresi), uno di una torrefazione (Massimo Morganti), uno è negoziante di articoli da regalo (Pasqua Pietrangeli Fausti) e uno è titolare di una profumeria (Alessandro Prezioso).
Per aver promosso l’internazionalizzazione e lo sviluppo del “Made in Rome” nel mondo è stato premiato Antonio Borraccino dell’omonimo studio legale; per aver dimostrato fedeltà alla città di Roma ha ricevuto una menzione speciale la commerciante cinese Ting Zhou, in Italia da 16 anni e da alcuni mesi titolare di un negozio di moda femminile al Pantheon. In via della Rosetta, Ting vende solo prodotti rigorosamente italiani di alta gamma: abbigliamento, calzature e cosmesi biologica.
«Mi sento italiana, l’Italia mi ha dato tanto – dice, senza nascondere la commozione - è giusto ricambiare. Promuovere il Made in Italy è il minimo che potessi fare». «Ting Zhou, ormai romana d’adozione ha dimostrato – ancora Bordoni – che si possono sconfiggere i pregiudizi contribuendo alla promozione del marchio italiano».
Infine la lupa capitolina è stata consegnata a Bernardino Montebovi, dell’omonimo e storico marchio che dal 1962 vende (e dal 1990 produce) crostate, amaretti, cantucci, ciambellani, torte, merendine e biscotti. «Questo premio – ha concluso il sindaco – è solo un suggello della lotta quotidiana che i commercianti compiono per vincere una concorrenza spietata in un mondo dove le regole, quelle dell’etica e della sana economia, sono spesso violate».
Fonte: Il Messaggero
