Brescia tra mobile e design: 22 aziende in cerca di riscossa
Il Salone del Mobile, anche quest'anno, vanta numeri eccellenti: oltre 2700 gli espositori alla Fiera di Rho (fino al 22 aprile, ma aperta ai non addetti ai lavori solo il prossimo weekend), di cui ventidue bresciani.
Le attese sono alle stelle, perché nonostante i dati del mercato interno denuncino la crisi (-9,7 per cento), quelli delle vendite all'estero hanno registrato un incremento del 4,3 %. Export, export e ancora export. «Già, perché qui in Italia si vende poco: sono tutti interessati al prezzo e al diavolo la qualità» afferma Andrea Bregoli di Ib Rubinetterie, azienda di Sarezzo che esporta l'80 per cento dei suoi prodotti oltre i confini nazionali: «Soprattutto in India, Scandinavia e Inghilterra. Poi c'è la Cina. Il nostro miglior cliente».
Davvero? «I cinesi hanno soldi e buon gusto: le robacce che producono mica se le tengono, le rifilano agli altri. Per loro solo il meglio». Ossia il made in Italy. «Made in Brescia: noi facciamo tutto a Sarezzo. Ma i designer, quelli no, sono per lo più milanesi. Noi ci mettiamo l'artigianato». Clemente Bugatti, ad di Ilcar Bugatti, società di Lumezzane con 10 milioni di euro di fatturato nel 2011, sottoscrive fino all'ultima parola: «Mani bresciane, porcellana dell'Est Europa, ingegneria aerospaziale statunitense". Che "il mercato nazionale è stagnante» lo asserisce pure Paolo Forestan, export manager di Scab Design, che da cinquant'anni esatti, a Coccaglio, produce sedie, poltroncine e quant'altro in policarbonato, legno e propilene che hanno fatto strage in 70 Paesi, persino il Sud Africa: «Tutto merito dell'artigianato di Brescia».
Fonte: Corriere.it