Distretti Day, l
Dieci laboratori su 35. In pratica più di uno ogni quattro, il 28%. Tanti sono i progetti finanziati dalla Regione Emilia Romagna per passare “Dai distretti produttivi ai distretti tecnologici”, decollati grazie al supporto di Democenter-Sipe, centro per l'innovazione e il trasferimento tecnologico dell'università di Modena e Reggio Emilia.
Progetti ormai prossimi alla conclusione i cui risultati saranno presentati oggi, a partire dalle 9.30, alla facoltà di ingegneria Enzo Ferrari di Strada Vignolese 905 a Modena, nel corso di Distretti Day. Dalla Ferrari ad Acantho, da Liu Jo a Bellco: sono in tutto 36 le imprese che si sono messe insieme e hanno allacciato un rapporto di collaborazione con i laboratori dell’università. I 10 progetti hanno ottenuto finanziamenti per 7,19 milioni di euro e hanno messo in moto investimenti per 16,692 milioni di euro.
Si tratta di Dirò, il laboratorio che si pone come obiettivo lo sviluppo e la verifica sperimentale di robot mobili; vi partecipano: Elettric 80; Emak; Motor Power Company; Tellure Rota; Adel System; Zivan. Il fine ultimo del laboratorio industriale eFashion, invece, proposto da Liu Jo, è di sviluppare tecnologie ICT abilitanti finalizzate alla multi-canalità nell’approccio al cliente, alla tracciabilità nelle catene di fornitura e di distribuzione e alla collaborazione a scala internazionale. E ancora: eSSe ha l’obiettivo di sviluppare una tecnologia abilitante per l’erogazione, alle piccole e medie imprese, di una varietà di servizi ICT attraverso un modello di business “a consumo”; tre le realtà partecipanti: Acantho; Icos; SMC Holding. Il laboratorio Fare – promosso da Bellco e Medica – ha l’obiettivo, invece, di realizzare una piattaforma tecnologica interdisciplinare dedicata alla purificazione extracorporea del sangue per il trattamento clinico di patologie invalidanti. Il programma Faster, che coinvolge Ferrari e Hpe-Omr, ha come obiettivo la sperimentazione di soluzioni innovative che prevedono la realizzazione e l’utilizzo di un banco prova appositamente progettato ed allestito per un motore monocilindro ad altissima tecnologia. Il progetto Isotractor ha l’obiettivo di contribuire a predisporre l’infrastruttura ICT, sensoristica, attuativa e le strategie di controllo per i macchinari agricoli di prossima generazione. Al lavoro vi sono: Argo Tractors, Walvoil, Comer Industries, Cobo Group, ARAG, Ognibene, Re:Lab. Con il Laboratorio ICL - Integrated Compounding Lab - le aziende B.Braun Avitum Italy e Lean intendono realizzare una piattaforma tecnologica integrata e multidisciplinare, finalizzata alla produzione automatizzata in ambiente ospedaliero, nella fattispecie presso l'Ausl di Modena, di composti farmacologici diversamente complessi e personalizzati destinati alla nutrizione clinica, all'oncologia, alla terapia intensiva.
Fonte: Gazzetta di Modena