Banca Popolare Vicenza: Correntisti sospettano di essere stati rapinati dalla loro stessa banca
Tutto è iniziato, spiega Fratello, "nel 2008, quando la banca obbliga, di fatto, i propri correntisti ad acquistare azioni della Popolare. Il meccanismo è semplice: a chi chiedeva un mutuo o un fido, ad esempio, ne venivano offerti 100.000, purché 50.000 fossero in azioni della stessa banca. Azioni che però, prima, erano state gonfiate fino ad un valore di 62,15 euro, per poi scendere, pochi mesi fa, a 48 euro, e che non potevano essere scambiate".
200.000 azionisti della Banca Popolare di Vicenza derubati
Riportiamo di seguito la denuncia di Jacopo Berti del M5S Veneto:
"Questa mattina la Guardia di Finanza ha perquisito la sede centrale della Banca Popolare di Vicenza e vari uffici in tutta Italia. Alcuni vertici sono indagati per reati di aggiotaggio e di ostacolo delle funzioni delle autorità pubbliche di vigilanza commesse sino al dicembre 2014. A circa 200mila azionisti della banca, comuni cittadini, hanno bruciato i risparmi di una vita: 2 miliardi e 600 milioni di euro di risparmi polverizzati! Molti correntisti denunciano di essere stati costretti con intimidazioni e ricatti ad acquistare le azioni pena la revoca dei fidi, della concessione di mutui o dell'accesso a carte di credito a condizioni concorrenziali: ricatti in nome del profitto per la banca e per le lobby.
Il MoVimento 5 Stelle è stato la prima forza politica a denunciare. Siamo stati gli unici a scendere in piazza con gli azionisti il 12 settembre scorso, dopo aver denunciato lo scandalo in Parlamento con un'interrogazione. Non daremo tregua a questi truffatori e chiediamo un fondo di garanzia finanziato dalla Cassa Depositi e Prestiti e gestito dalla Regione Veneto per portare soccorso economico ai piccoli azionisti danneggiati, una separazione fra banche d'affari e banche commerciali e una tassa sulle speculazioni finanziarie. Stiamo promuovendo una class action per denunciare una corruzione sistemica in cui le piccole imprese e i cittadini vengono truffati."
[fonte: tzetze.it]