Emirati: e' boom made in Italy, nel 2011 4, 7 miliardi di export
Il made in Italy conquista gli Emirati Arabi Uniti. Nel 2011 le esportazioni italiane nello Stato della penisola araba hanno toccato la quota record di 4,7 miliardi di euro mentre le imprese nostrane si sono aggiudicate commesse per 7,5 miliardi. A fare il punto sull'espansione della presenza economica italiana negli Emirati e' stato l'ambasciatore italiano ad Abu Dhabi, Giorgio Starace. "Abbiamo chiuso il 2011 con un saldo davvero positivo e valori record per il nostro export, cresciuto del 24 per cento rispetto al 2010", ha spiegato all'Agi. "Gli Emirati si consolidano nella loro posizione di primo partner commerciale dell'Italia nell'intero mondo arabo", ha sottolineato il diplomatico. Non solo: i dati relativi al 2012 "sono molto incoraggianti e noi crediamo che possa esserci un ulteriore sviluppo". Il tutto confortato da "eccellenti rapporti politici bilaterali" tra Roma e Abu Dhabi. Risultati davvero straordinari, dunque, specie considerando la crisi economica in corso. Ma il dinamico mercato degli Emirati ha mostrato di saper apprezzare le eccellenze della produzione italiana, a partire dal comparto dei macchinari industriali, la cui richiesta si e' impennata.
Nell'export italiano verso gli Emirati "fortissima e' anche la componente della gioielleria", ha precisato Starace, cosi come "il settore della moda e del fascino". E sta registrando una grande crescita anche l'agroalimentare, le cui esportazioni nel 2011 sono aumentate del 30 per cento rispetto al 2010. Prodotti richiesti dal mercato interno ma che talvolta vengono messi in circolo anche in quelli vicini. "Gli Emirati hanno anche una funzione di Paese esportatore e le merci circolano nei mercati limitrofi. Sono la vera e propria porta del Golfo, un po' come Hong Kong". Anche la presenza delle imprese italiane e' sempre piu' solida. "Nel 2011 le nostre aziende si sono aggiudicate commesse per 7,5 miliardi di euro nella zona di Abu Dhabi e tra Abu Dhabi e Dubai", ha precisato il diplomatico; tra queste vi sono "Saipem, Tecnimont, Impregilo". Numerose anche "le partnership nel settore della difesa" con "Fincantieri, Alenia Aermacchi, Augusta". Societa' e banche italiane hanno aperto ben 190 uffici di rappresentanza mentre la comunita' di italiani residenti "oscilla fra le 8mila e le 10mila unita', con una notevole crescita negli ultimi mesi". "E' una comunita' molto operosa", ha sottolineato Starace, che ha invitato la aziende italiane ad investire negli Emirati. "Un Paese ricco dal punto di vista finanziario ma anche in fase di sviluppo a livello infrastrutturale". E soprattutto, in tempi di crisi e di calo generalizzato della domanda, un Paese in controtendenza. "Questo fa ben sperare per il nostro sistema che ha bisogno di internazionalizzazione". In piu' gli Emirati sono collegati in modo ottimo all'Italia: "La Emirates assicura due collegamenti giornalieri con Roma, Milano e Venezia".
Quanto all'assistenza in loco, "abbiamo un ottimo staff di ambasciata, un ufficio Ice molto operativo a Dubai, il consolato, la Camera di Commercio e l'ufficio Promos".
Fonte: AGI