Lotta alla contraffazione: piano strategico a dicembre
Entro fine anno il Governo presenterà un piano strategico anti contraffazione. Lo annuncia il ministro dello Sviluppo economico, Corrado Passera, dopo aver analizzato gli ultimi risultati del lavoro svolto dal consiglio nazionale per la lotta al falso (Cnac). Sei gli ambiti nei quali si interverrà: comunicazione e informazione; enforcement; rafforzamento del presidio territoriale; formazione delle imprese; lotta alla contraffazione via internet; tutela del Made in Italy da fenomeni di usurpazione all’estero. Le azioni saranno attuate sulla base delle priorità indicate in un documento approvato nello scorso mese di aprile, che individua i settori maggiormente a rischio. Su tutti figura l’agroalimentare, dove in media ogni anno le aziende della Campania subiscono danni prossimi al miliardo di euro.
Il piano in corso di predisposizione prende in considerazione 13 diverse aree di intervento: agroalimentare, design, dispositivi anticontraffazione, elettronica, farmaci e cosmetici, fiere, giocattoli, internet, meccanica, moda/tessile/accessori, opere d’arte, pirateria, sport. Per ognuno dei segmenti c’è una commissione tematica che prepara le azioni da sviluppare. Nel settore agroalimentare, ad esempio, si punterà a rafforzare gli strumenti di tutela dei marchi registrati, delle denominazioni di origine e dei loghi. Inoltre saranno attuati interventi contro l’italian sounding e a tutela dei consumatori.
Il settore del design beneficerà invece di strumenti per l’uniformazione delle tecniche di protezione giuridica sia in relazione al diritto d’autore che per quanto riguarda i prodotti.
Altro comparto di particolare interesse per la Campania è la moda, dove si punta innanzitutto a semplificare l’iter procedurale nella lotta al falso mediante un migliore coordinamento tra forze dell’ordine e magistratura. Non solo. Previste campagne informative rivolte ai consumatori e interventi di contrasto alla contraffazione via internet. Sempre a proposito del web si pensa di introdurre sistemi in grado di consentire agli utenti il riconoscimento dei prodotti falsi, cosa al momento difficile visto che spesso gli acquisti si basano su fotografie talvolta abilmente manipolate.
Napoli e la Campania sono da anni ai vertici dell’industria del falso. Nel 2011, solo tra il capoluogo campano e la sua provincia, sono stati sequestrati 5 milioni di articoli contraffatti e nel primo trimestre del 2012 si è già arrivati a quota due milioni. In regione risultano denunciate per falsificazione di merce 2600 persone, 1600 delle quali nella sola provincia di Napoli. Il danno generato dall’industria dei prodotti illeciti all’economia nazionale ammonta ogni anno a 7 miliardi e 130 mila posti di lavoro. In Campania il mercato delle produzioni fasulle non risparmia neanche eccellenze come la mozzarella di bufala Dop.
Fonte: Denaro.it