Finestre in pvc, il terremoto non ferma la produzione made in Italy
È una storia di tenacia e determinazione, ma anche di orgoglio imprenditoriale quella di Michele Gamberini, amministratore unico dell'azienda produttrice di finestre in pvc GibieSSe il cui stabilimento a Mirabello (FE) è rimasto pesantemente danneggiato a causa del terremoto in Emilia.
Infatti l'azienda ferrarese, tra i soci fondatori di Anfit , deve confrontarsi ora con grandi difficoltà avendo il capannone (nella foto prima del sisma) e uffici inagibili a causa del crollo del tetto e della malta uscita dalla terra.
Ma nonostante questo Michele Gamberini e la moglie Chiara non hanno voluto arrendersi, resistendo anzi all'offerta di rinunciare a produrre serramenti a Mirabello acquistando serramenti in pvc prodotti all'estero, come offerto un'azienda polacca del settore. “ Quando sono arrivati ero seduto sui resti dell'ufficio, mentre una gru estraeva le macerie - racconta lo stesso imprenditore ferrarese a Cristina Romagnoli sulle pagine de Il Resto del Carlino –. Mi hanno spiegato che avrebbero realizzato loro, in Polonia, le nostre finestre, se noi non ci fossimo riusciti. Ho declinato l'offerta prima ancora che terminassero”.
Dietro al netto rifiuto di Gamberini la volontà di ripartire con la produzione in modo da tutelare anche la propria forza lavoro, “avrei dovuto mettere in cassa integrazione ventidue persone, sono amici per cui è importante avere uno stipendio pieno, soprattutto ora”, ma anche di non cedere a quel prodotto low cost che, per il titolare di Gibiesse, “sta affossando il nostro mercato”. Per ripartire al più presto con la produzione, presidiando così il proprio spazio sul mercato e soddisfacendo gli ordini dei propri clienti, la famiglia Gamberini ha riorganizzato la fabbrica sotto due tensostrutture con i vecchi macchinari, utilizzando il parcheggio come magazzino e ricreando gli uffici all'aperto con tavoli e sedie. “Siamo fortunati – conclude Michele Gamberini, ricordando come il crollo non abbia causato vittime – e adesso dobbiamo ripartire con i mezzi che abbiamo e facendo i salti mortali”.
Fonte: GuidaFinestra.it