Cosa esporta l
Secondo gli ultimi dati diffusi dall’Istat riguardo al commercio estero il settore delle importazioni e quello delle esportazioni registrano una diminuzione, rispettivamente del -5.9% e del -2.8% in relazione al giugno 2012.
Secondo alcune analisi, il settore delle esportazioni potrebbe rappresentare il punto di forza dell’Italia, qual’ora lasciasse la moneta unica.
Rispetto al mese di giugno del 2011, le esportazioni hanno subito un incremento significativo del +12.4% che coinvolge tutti i principali settori.
Stando agli ultimi dati, i settori in calo nel mercato delle esportazioni sono quelli dell’energia (-14.7%) beni strumentai (-6.8%), mentre aumentano le esportazioni di beni durevoli (+6.6%) e non durevoli (+2.8%).
L’Italia esporta principalmente tessili, alimentari, vini, calzature e prodotti meccanici. I "nostri clienti migliori" sono: Giappone (+38.0%), Stati Uniti (+35.4%) e Cina, sebbene, le vendite qui siano in flessione (-10.4%).
Il "made in Italy" piace molto all’estero, perché è sinonimo di eleganza, raffinatezza ed ha quel pregio che viene conferito dalla qualità "artigianale" dei prodotti esportati.
Come non menzionare la moda, il design d’arredo e le automobili. Oppure, la rilevanza sul mercato internazionale dei prodotti alimentari italiani, qualcosa oltre il semplice "pizza, spaghetti & mandolino"; un marchio di garanzia collaudato in tutto il mondo e sinonimo di quella cultura unica che sta dietro ai prodotti nostrani.
Fonte: Forexinfo.it