Il primato in Europa per genuinità dei prodotti italiani
La frutta, la verdura, il miele, le carni, il latte, i formaggi italiani sono totalmente sicuri. Lo sottolinea Confagricoltura analizzando i dati del ministero della Salute della “Relazione annuale al Piano Nazionale Integrato 2011”, sui controlli sulla sicurezza alimentare. La relazione raccoglie i risultati dei controlli svolti dalle varie amministrazioni coinvolte nelle attività del ‘Piano nazionale’, in particolare quelli relativi ad alimentazione umana, mangimi, sanità e benessere animale, sanità delle piante, sottoprodotti, zoonosi nell'uomo e nell’ambiente. «I dati - sottolinea il presidente di Confagricoltura, il ferrarese Mario Guidi - sono significativi perché i controlli sono numerosi, superiori a quelli di altri settori, e riguardano un’azienda agricola su tre. La diminuzione della percentuale di irregolarità negli ortofrutticoli registratasi negli ultimi anni, dimostra l’impegno costante degli agricoltori nel garantire la sicurezza alimentare, innovando ed aggiornando le tecniche produttive e utilizzando con estrema accortezza agrofarmaci e medicinali animali. Tutti elementi, questi, che concorrono ad accrescere ulteriormente la qualità intrinseca delle nostre produzioni”. Affidabilità e salubrità dei prodotti agricoli italiani, vengono altresì confermate dai dati Istat sui prodotti agroalimentari di qualità. Infatti “secondo i report del 2011 - prosegue Guidi - siamo i primi in Europa nell’eccellenza agroalimentare, con 233 denominazioni d’origine; siamo il Paese delle tradizioni enogastronomiche e dei giacimenti culturali da scoprire, valorizzare e proteggere dall’agropirateria».
Riguardo a quest’ultimo aspetto, Confagricoltura ricorda come siano state approvate recentemente dal Parlamento Europeo alcune sue richieste nelle norme del “Pacchetto Qualità”, tra cui il richiamo alla protezione obbligatoria che gli Stati membri devono dare alle denominazioni d’origine, attraverso il sistema “ex officio” che ogni Paese Ue dovrà realizzare, e la possibilità che la Commissione o un organismo da essa incaricato avranno di intervenire legalmente a difesa dell’usurpazione del nome in campo internazionale. Tali azioni sono finanziate attraverso il Fears-Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.
«In questo momento di crisi e di consumi interni in calo è importante l’affermazione dei nostri prodotti di qualità all’estero - evidenzia Nicola Gherardi, presidente di Confagricoltura Ferrara -. L’export agricolo è in ripresa e punta proprio sulla qualità che ci viene riconosciuta, ma che spesso è contraffatta; le nostre denominazioni di origine vanno protette dall’italian sounding, cioè da strategie di marketing che richiamano l’italianità solo nel nome, con etichette ingannevoli su prodotti a basso prezzo. L’impegno di Confagricoltura Ferrara nella tutela del Made in Italy si concretizza, a livello locale, anche attraverso il bando realizzato in collaborazione con la Camera di Commercio e Ascom Ferrara, volto a difendere e valorizzare le produzioni tipiche del nostro territorio».
FONTE: GELOCAL.IT