MadeinItaly.org\Osservatorio -
2015-01-01

Crisi, allarme 007 per interesse Cina a made in Italy

La crisi economica intrecciata alle debolezze strutturali del "sistema Italia" espone settori strategici del made in Italy alle mire espansionistiche di imprese asiatiche, in particolare cinesi, a detrimento della competitività nazionale e dei livelli occupazionali.

E' questo l'allarme che il Dis (Dipartimento di informazioni per la sicurezza), l'organismo di raccordo dei servizi di intelligence che fa capo a palazzo Chigi, ha cominciato a lanciare nella relazione presentata al Parlamento nel febbraio 2012 e ha meglio circostanziato negli ultimi mesi, come ha confermato a Reuters una fonte a conoscenza del dossier.

Gli operatori asiatici, avvertiva il Dis nella relazione consultabile sul sito, attratti dal brand manifatturiero italiano, potrebbero sfruttare le opportunità offerte dai nuovi accordi logistici con interporti nazionali per incrementare i piani di investimento in imprese dotate di tecnologia innovativa e sfruttare su scala più ampia i loro brevetti, procedendo da ultimo alla delocalizzazione degli impianti produttivi.

In particolare il Dis, come riferito oggi da la Repubblica e confermato dalla fonte, avrebbe acceso una spia rossa sull'acquisizione della casa di yacht Ferretti, gravata da un debito di 580 milioni di euro, da parte del produttore cinese di macchinari Shandong Heavy Industry nel 2012, nel timore che i vertici cinesi abbiano intenzione di delocalizzare la produzione dei natanti, lasciando in Italia solo le linee di rimessaggio e manutenzione.

Eppure, l'ingresso di investitori asiatici in diversi settori economici è stato tra gli auspici di tutti i governi italiani che si sono succeduti negli ultimi 10 anni.

Da ultimo, nel novembre scorso, il presidente del Consiglio Mario Monti e il presidente del Comitato nazionale della conferenza consultiva politica del Popolo cinese, Jia Qinglin, hanno presenziato alla firma a Palazzo Chigi di accordi commerciali del valore complessivo di 1,27 miliardi di dollari, uno dei quali, definito di "cooperazione strategica" proprio tra il Ferretti Group, che dopo l'acquisizione ha mantenuto il management italiano, e la China Everbright Ltd, per 480 milioni di dollari.

Monti aveva salutato gli accordi appena firmati come una dimostrazione dell'appeal di molti settori dell'economia italiana per gli investitori stranieri.

Ma per il Dis non bisogna abbassare la guardia nella difesa della produzione italiana, soprattutto se l'espansione economica asiatica in Italia si abbina al supporto degli istituti di credito asiatici, che "potrebbero erodere significative quote di mercato agli operatori italiani, soprattutto nelle transazioni finanziarie internazionali di supporto alle nostre aziende operanti da e con l'estero", come si legge nella relazione sul 2011.

Mantenendo sempre il focus sulla Cina, il Dis ha puntato il dito sulla riconversione dell'area Falck di Sesto San Giovanni, un affare di alcuni miliardi di euro, sottolineando che l'interesse di investitori cinesi per questo business sarà supportato dalla prossima apertura nella cittadina alle porte di Milano di una filiale della Bank of China.

Inoltre l'intelligence segnala che aprirà a Milano nei primi mesi del 2013 l'agenzia di rating cinese Dagong, allo scopo di valutare la fattibilità degli investimenti in Italia.

FONTE: YAHOO.COM

Condividi su Facebook Condividi su Twitter Condividi su Linkedin
A cosa pensano i governi del mondo se ancora oggi è possibile sfruttare i popoli poveri piuttosto che aiutarli?
2015-01-01
Image
Dalle Marche il manifesto per salvare le imprese
2015-01-01
Image
Made in Italy: Coldiretti, da Parmalat a Gancia continua la "fuga"
2015-01-01
Image
"Memorie Emotive" INTERVISTA ALLA SOVRANA CATERINA DE' MEDICI
2015-01-01
Image

Richiedi informazioni su Madeinitaly.org

Compilando il form riceveremo il tuo interessamento, la segreteria informativa vi ricontatterà per programmare una call conoscitiva

Nome Azienda
Nome Referente
Email Referente
Sito Web
Whatsapp
Nazione
Note
Ai sensi e per gli effetti dell’art. 7 e ss. del Regolamento (UE) 2016/679, con la sottoscrizione del presente modulo acconsenti al trattamento dei dati personali secondo le modalità e nei limiti di legge e considerati come categorie particolari di dati.

Accreditamento CNEL, n.89 del 16/04/2004
Accreditamento MISE TEM_00000037

Palazzo Produttori

Via Carlo Cattaneo,1
63900 Fermo, FM
Italia

Contatti

+39 (0)734 60 54 84
[email protected]
L'iniziativa è promossa e soggetta al controllo dell'Istituto Tutela Produttori Italiani.

©Copyright© 1992 - 2024. Tutti i diritti riservati.