Cresce l'export del made in Italy Bilancia commerciale in attivo

L'Italia paga dazio con l'importazione di beni energetici, ma l'export - nonostante il caro euro e la crisi - mantiene in equilibrio la bilancia commerciale. Di più, a dicembre il saldo con i paesi extra Ue è ampiamente positivo (+3,3 miliardi) e consente di conseguire un avanzo nell'interscambio annuale di 2,1 miliardi. A rilevarlo è l'Istat secondo cui il mese scorso entrambi i flussi commerciali con i paesi extra Ue registrano una flessione congiunturale, meno marcata per l'export rispetto all'import .

L'avanzo commerciale con i paesi extra Ue per il 2012 è, quindi, sostenuto dall'ampio surplus registrato per i prodotti non energetici, quasi raddoppiato rispetto all'anno precedente (da 39,1 miliardi nel 2011 a 64,3 miliardi). In particolare, l'avanzo conseguito per i beni strumentali spiega quasi il 70% del surplus dei beni non energetici.

La flessione congiunturale delle esportazioni, spiega l'Istat, riguarda tutti i principali raggruppamenti di prodotti, con l'eccezione dell'energia  e dei beni strumentali. Il calo delle vendite risulta particolarmente accentuato per i beni di consumo durevoli. La diminuzione congiunturale delle importazioni è limitata all'energia (-6,0%) e ai beni di consumo non durevoli. Gli altri raggruppamenti di beni, in particolare i beni strumentali (+4,4%) e i prodotti intermedi, risultano invece in espansione.

Nell'ultimo trimestre la dinamica congiunturale delle esportazioni è positiva, trainata dai beni strumentali e dai beni di consumo durevoli, mentre la flessione delle importazioni è particolarmente accentuata per i beni di consumo durevoli e per l'energia. Su base annua, le esportazioni mostrano una contenuta espansione mentre le importazioni presentano una marcata flessione. Nel 2012 si rileva una significativa espansione delle vendite di beni ai paesi extra Ue e una contrazione degli acquisti.

FONTE: REPUBBLICA.IT