Stipendi e pensioni non pignorabili
Niente sequestri per redditi sotto i 5.000 euro al mese
Stop immediato ai pignoramenti di Equitalia sui conti correnti dei lavoratori dipendenti o dei pensionati con un reddito mensile fino a 5 mila euro. In presenza di un credito esigibile, prima di bloccare questi conti bancari, gli agenti della riscossione dovranno procedere ai pignoramenti presso i datori di lavoro o i relativi enti previdenziali. La decisione è stata presa ieri dal direttore dell'Agenzia delle Entrate, Attilio Befera, che ha annunciato anche un'imminente semplificazione delle procedure dei controlli fiscali, con l'assegnazione a ciascun contribuente di un «rating», cioè di un voto che misuri la sua fedeltà fiscale.
Lo stop ai pignoramenti, che si applicherà da subito, è arrivato per risolvere in via amministrativa un problema sorto in seguito alla sovrapposizione di alcune norme di legge, quelle sulla riscossione e quelle, nuove, che limitano l'uso del contante ed impongono l'accredito di stipendi e pensioni unicamente sui conti bancari. Il blocco riguarderà solo il prelievo sui conti correnti, e sotto al limite dei 5 mila euro mensili di reddito per lavoro o pensione. Restano invariate le procedure di pignoramento presso i datori di lavoro o gli enti previdenziali: potrà essere bloccato un decimo dello stipendio sotto i 2.500 euro mensili, un settimo tra 2.500 e 5 mila euro mensili e un quinto sopra questa soglia.
Nel frattempo l'amministrazione fiscale sta procedendo ad una revisione degli adempimenti a carico delle imprese e dei contribuenti, che dovrebbe essere ultimata entro maggio, ma anche dei meccanismi e delle procedure dei controlli anti evasione. «Sto per emanare una direttiva che semplifica i controlli, che saranno diversificati. Ai contribuenti - ha detto Befera - assegneremo un rating». Ogni codice fiscale o partita Iva avrà assegnato un "voto" che rifletterà la fedeltà fiscale ma anche il grado di rischio, e che probabilmente determinerà l'intensità e la frequenza degli eventuali controlli fiscali successivi. In arrivo anche una semplificazione del redditometro, mentre Befera sollecita l'estensione della mediazione fiscale stragiudiziale per alleggerire il carico delle commissioni tributarie.
[fonte: corriere.it]