MadeinItaly.org\Osservatorio -
2019-07-25

Proposte dell'Istituto Tutela Produttori Italiani ,Rif: Incontro al Viminale del 15 Luglio 2019

Egregio Ministro Salvini,

come sollecitato nella riunione al Viminale del 15/07/2019 ci apprestiamo ad inoltrarLe le 5 proposte dell’Istituto.

Gli obiettivi delle proposte sono:

Determinare un rafforzamento della tutela del Made in Italy.

Il rilancio delle economie locali con la ristrutturazione dei centri storici e con una diversa visibilità dei distretti produttivi.

L’ammodernamento e una diversa e più efficiente funzionalità dei mezzi di trasferimento delle persone.

Sul nostro sito ufficiale sarà nostra cura inserire gli approfondimenti a suffragio di quanto qui testé comunicato al link > Madeinitaly.org/proposte

Cordialità
Il Presidente Dott. Walter Martini

 

 

 

 

FARE IMPRESA IN ITALIA - DETASSAZIONE, DECONTRIBUZIONE, SBUROCRATIZZAZIONE

Le Problematiche

  1. La burocrazia e la tassazione stanno decimando l’Artigianato Italiano e le PMI
  2. L’Italia è al 51esimo posto (-5 posizioni ) su 190 paesi per semplicità di fare business (Germania 24°, Spagna 30°)
  3. L’Italia è al 118esimo posto per pressione tributaria e nella zona Euro; l’Italia è il 3° Paese per pressione tributaria percentuale con il 30,1%, la Francia è al 4° posto ( 28,8% ), la Germania al 12° con il (22,8%) e la Spagna al 15° (21,7%)
  4. L'Italia è la terza più grande economia della zona Euro, ma il suo debito pubblico eccezionalmente alto e gli ostacoli strutturali alla crescita lo hanno reso vulnerabile al controllo dei mercati finanziari. ( fonte CIA Fact-book)
  5. Incertezza dei tempi e delle procedure con la Pubblica Amministrazione

Le Questioni

  1. 100 Tassazioni e 14 grandi scadenze per le imprese es. (Ires, Irpef, Irap )
  2. Lo scadenzario Fiscale conta mediamente 40 adempimenti mensili contabiliamministrativi
  3. Ci sono 4 diverse Agenzie da contattare per la gestione burocratica dell’Impresa
  4. -Agenzia delle Entrate -Inail - Inps - Camera di Commercio
  5. Circa 3500 € per l’apertura della nuova Partita Iva
  6. -Atto notarile -Libri contabili -Tasse -PEC/Firma digitale -P.Iva

Le Soluzioni

  1. Testi Unici
  2. Sportelli Unici
  3. Gli Standard

IL RITORNO DEL PRODOTTO - LE ARTI IL VALORE NELLA STORIA D’ITALIA

Lo Stato dell'Arte

  1. Attualmente l'Italia è la nazione che detiene il maggior numero di siti UNESCO inclusi nella lista dei patrimoni dell'umanità.: 54 siti di cui: 5 sono siti naturali e 49 sono città, luoghi e architetture frutto delle Arti Italiane
  2. L’Italia è il 5° Paese per registrazione di Marchi e Brevetti al pari della Svizzera, nonostante ciò si attesta circa al 50% in meno rispetto a USA (1°) e Germania (2°) che sono leader alla pari per richieste di registrazione. (fonte WIPO)
  3. L’Italia è al 24° posto al Mondo per Investimenti Percentuali in Ricerca e Sviluppo con una % del Pil pari al 1,29%. Al top Israele, Sud Corea e Svizzera rispettivamente con il 4,25%, 4,23% e 3,37% (fonte Data Bank su dati Unesco Stats )
  4. In Italia la lenta diffusione delle innovazioni rallenta la produttività nonostante l’avvento di nuove tecnologie potenzialmente in grado di farla crescere: es. Internet of Things (IOT) e Intelligenza Artificiale (AI).

Le Problematiche

  1. L'economia Italiana è guidata in gran parte dalla produzione di beni di consumo di alta qualità prodotti da piccole e medie imprese
  2. Esiste nel mondo abbondanza di merci, atte a soddisfare le esigenze più varie, sia primarie che emozionali.
  3. Il prodotto Italiano non caratterizzato da basso prezzo e notorietà continua a perdere competività.
  4. Un manufatto derivante da tradizione e tipicità acquista un'accelerazione di vendita superiore del 50% rispetto ad un prodotto di tipo standard.

Le Arti Storiche Italiane

E' utile dare uno sguardo ad alcune arti.

  • Preistoria: ceramica, utensili per la lavorazione del terreno, armi da difesa e da caccia, ornamenti...
  • Romani: vasai, orefici e argentieri, fabbri, falegnami, tintori, lavandai, fornai, architetti, ingegneri, muratori, carpentieri,tipografi, produttori di strumenti musicali...
  • Rinascimento: Arti maggiori-giudici, mercanti, medici e speziali, lanai, pellicciai, setai...
  • Arti Minori: fabbri, calzolai, maestri di pietra e legno, vinattieri, macellai, fornai, tessitori...
  • Periodo della "rivoluzione scientifica"dal 1543 (Copernico),al 1687
  • (Newton). Nel Seicento si caratterizza nell'opera di Galileo.

Nascita della scienza e della tecnologia

  • La scienza è stata creata dagli scienziati ma si è sviluppata con la tecnologia di macchine e strumenti.
  • Scienza, industria e tecnologia si intrecciarono con la prima Rivoluzione Industriale
  • La prima R.I. interessò il settore tessile e metallurgico (spoletta e macchina a vapore) nella seconda metà del '700.
  • La seconda R.I. partì dal 1870 con l'introduzione dell'elettricità, dei prodotti chimici e del petrolio.
  • La terza R.I. partì nel 1970, con l'introduzione massiccia dell’elettronica, delle telecomunicazioni e dell'informatica nell'industria.

Le Soluzioni

  • Recupero delle arti tradizionali per creare nuovi prodotti ad esse ispirati e utilizzanti le nuove tecnologie, in particolare l'Intelligenza Artificiale,
  • Incentivazione delle aziende a fare ricerca nell'ambito delle nuove tecnologie.
  • Stimolare le aziende a concepire prodotti tradizionali, ma con metodi altamente innovativi, e che uniscano tradizione, tipicità e modernità.

Le Azioni

  • Acculturamento nelle moderne tecnologie e loro uso sistematico, al fine di creare prodotti ispirati alla tradizione artigianale, con tempi, qualità e soluzioni innovative.
  • Investimenti delle aziende in tecnologie e ricerca.
  • Assunzione di personale con skills adeguati all'uso delle nuove tecnologie e all'attività di ricerca.
  • Rilancio dei distretti produttivi con caratteristiche innovative: sinergia tra ricerca, produzione, tutela e distribuzione.

MADE IN ITALY - LA QUESTIONE IN QUALE NORMATIVA

Le Problematiche della Manifattura

  1. Estrema frammentazione del Sistema produttivo.
  2. Elevati costi di manifattura a seguito dell'elevato costo del lavoro e del basso quantitativo di produzione.
  3. Crisi internazionale della vendita di merci, che ha determinato un eccesso di prodotti sul mercato e una riduzione della capacità di acquisto da parte del consumatore.
  4. Assoluto non riconoscimento del prodotto Italiano di qualità, anche a seguito di falsificazioni ed elusioni.
  5. Inesistenza della tutela e valorizzazione del “Marchio” Made in Italy

Le Attuali Leggi di Riferimento

  1. Cos’è il Made in Italy
  2. Il Codice Doganale aggiornato del 23 Aprile 2008 definisce l'origine delle merci (Made in) con l'individuazione della prevalenza e finitura dei manufatti. La prova dell’origine viene da una dichiarazione doganale o camerale (Art. 37 del Codice Doganale Aggiornato).
  3. La Legge (166/2009) definisce il 100% Made in Italy per il Settore Moda senza l’emanazione dei decreti attuativi.
  4. Svizzera, America, Canada ed altre nazioni hanno limitato l’uso dell’etichettatura “Made in” alle manifatture realizzate sul territorio nazionale oltre il 60%. Attribuendo al prodotto locale un valore aggiunto e non una semplice origine

Le Soluzioni

  1. Marchio di Stato
  2. Lotta alla contraffazione Proposta di legge Paxia ed altri
  3. Marchi storici da tutelare tutti i marchi con prima registrazione in Italia
  4. Contrasto all’Italian Sounding a cura dei singoli Stati Esteri a seguito di accordi bilaterali internazionali

I CENTRI STORICI TRA OSPITALITÀ, OUTLET E DISTRETTI PRODUTTIVI

La Ricerca nazionale

  1. Outlet Village (32)
  2. Albergo Diffuso (65 )
  3. Centri Commerciali naturali e Tradizionali Tipici (55 )
  4. Piani di marketing Territoriale Urbano (25 )
  5. Distretti Industriali censiti dall’Istat (114 )
  6. Provincie e relativi capoluoghi (107 )
Link > lapiazza.madeinitaly.org/progetto

lo stato dell’arte

  1. Eccesso di prodotti sul mercato internazionale
  2. Continua e crescente chiusura delle attività industriali
  3. Continua e crescente chiusura delle attività artigianali
  4. Continua e crescente chiusura delle attività commerciali
  5. Continua e crescente disoccupazione di laureati e professionisti
  6. Continua e crescente modificazione delle produzioni e dei servizi
  7. Crescente riduzione della circolazione finanziaria

Le Problematiche

  1. Come far ripartire l'economia
  2. Come creare posti di lavoro
  3. Come ristrutturare i centri storici
  4. Come rivitalizzare le piazze
  5. Come creare un luogo per mettere in evidenza i prodotti di Qualità Italiana
  6. Per quale clientela
  7. Come attrarre clientela
  8. Come rilanciare il commercio
  9. Come rilanciare l'artigianato
  10. Come rilanciare l'ospitalità
  11. Come utilizzare i nuovi professionisti e progettisti
  12. Come utilizzare le nuove figure professionali informatiche linguistiche
  13. Come rilanciare l'attività edile

Le Soluzioni

Rilancio dei Centri Storici e dei Distretti produttivi inun sistema Combinato esperienziale di shopping, cultura ed accoglienza
  1. Commercio Retail ed Outlet di prodotti di Origine e Qualità Garantita: -del Distretto - Brand -Tipicità locali
  2. Ospitalità in Hotel, B&B e Residenze Storiche
  3. Caratterizzazione dei locali e tipicità
  4. Cultura
  5. Sistemi di servizi, trasporti e soste
RIFINANZIAMENTO DELLA LEGGE 457 DEL 5AGOSTO 1978 SULL’INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE DI RECUPERO DEL PATRIMONIO EDILIZIO

Le Città dei Distretti

Si è proceduto ad individuare 68 potenziali città target del progetto aventi i seguenti requisiti:
  1. Distretto produttivo con un prodotto caratterizzato (censimento imprese per settore Ateco)
  2. Città con più di 20.000 abitanti e di riferimento per la provincia (censimento abitanti della città e della prov.)
  3. Presenza di Tipicità locali Agroalimentari (censimento delle Tipicità locali Doc, Dop, Igp)
  4. Presenza nel territorio di Brand Noti legati al distretto produttivo
  5. Presenza di Strutture di Ospitalità ( Alberghi, ospitalità extra-alberghiera e aree di campeggio)
Link > madeinitaly.org/distretti

RIPROGETTAZIONE DELLA VIABILITA' DALLA MOBILITA' DELLE AUTOMOBILI A QUELLA INDIVIDUALE

Le Problematiche

  1. Il trasferimento di persone in Italia prevalentemente su mezzo proprio
  2. Prevalente circolazione di mezzi attivati da non professionisti
  3. Viabilità progettata per le auto e non per le persone
  4. L’Italia è uno dei paesi con la maggiore mortalità stradale causata da investimenti a pedoni o su cicli

Le Questioni

  1. Quasi impossibilità dell’uso dei mezzi pubblici presenti quasi esclusivamente su medie e grandi città
  2. Impossibilità dell’uso dei mezzi leggeri in tutte le periferie
  3. Carenza di marciapiedi e piste ciclabili
  4. Gestione e manutenzione delle strade, ambienti e verde connesso in via saltuaria e occasionale ed in stato di quasi monopolio

Le Soluzioni

Passare da una viabilità progettata per le auto ad una viabilità tagliata sulla persona

Oggi le strade sono progettate solo per gli automezzi con sporadiche presenze di marciapiedi e di piste ciclabili

Il prossimo decennio dovrebbe essere caratterizzato dal multiuso della viabilità auto-persone-veicoli leggeri ( bici monopattini ) e l’estrema professionalizzazione dei conducenti.

Circolazione riservata a mezzi pubblici tram bus taxi o mezzi privati guidati esclusivamente per lavoro

Conclusioni

Fra 10 anni avremmo riordinato la mobilità d’Italia.

Tutti i protagonisti potranno liberamente accedere a trasporti efficenti ed economici.

Deciso incremento di servizi di qualità intorno ad un manufatto con ampia fruibilità da parte del cittadino

Attivazione di finanziamenti con esclusivi fini collettivi cofinanziabili dalla Comunità Economica Europea

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