2015-01-01
MADE IN ITALY: SAGLIA, PER DIFENDERLO SERVE REGOLAMENTO UE
Il governo esercita la "massima e costante vigilanza contro il fenomeno della contraffazione" e l'invasione di prodotti dall'estero, ma per arginare davvero il fenomeno servirebbe un regolamento europeo che disciplini il 'made in'. Il sottosegretario allo Sviluppo economico Stefano Saglia e' tornato cosi' a insistere sull'esigenza di una normativa comunitaria, rispondendo in'aula alla Camera a un'interrogazione su quali misure siano adottate per proteggere il mercato italiano dall'arrivo in massa di prodotti asiatici.
La legislazione e' stata inasprita, si e' agito "in un'ottica di contrasto alla richiesta" di questi prodotti e si sono rafforzati gli strumenti per le forze dell'ordine, ha ricordato. Esistono, ha ricordato Saglia, anche "strumenti di tutela commerciale" dell'Unione europea, ma "l'adozione del 'Made in' e' quello che potrebbe tutelare di piu' il consumatore" perche' "l'utente finale conoscerebbe la reale provenienza del prodotto".
Per questo, ha sottolineato, "servirebbe un regolamento comunitario ad hoc". E proprio "l'indicazione obbligatoria del marchio d'origine per i prodotti importati dai paesi europei e' uno dei temi cui il ministero dello Sviluppo economico si e' dedicato con particolare impegno, sia con la commissione Ue sia con contatti diretti con paesi ostili all'idea", ha assicurato.
"L'introduzione del regolamento", ha ricordato, "richiede una maggioranza di voti finora sempre mancata".
Il ministero, ha poi preannunciato, "si attivera' affinche' la commissione europea riesca a far inserire nell'accordo di partenariato e cooperazione in negoziazione con il governo cinese specifiche disposizioni che tutelino adeguatamente i diritti di proprieta' individuale" .
Fonte: AGI