2015-01-01
CONSUMI: DONNE LOMBARDE, MEGLIO PRODOTTI MADE IN ITALY
Altro che sushi o kebab. La borsa della spesa delle donne lombarde si riempie di prodotti stagionali e made in Italy. E' quanto emerge dalla ricerca "Donne e ambiente" della Camera di Commercio di Milano, alla quale ha partecipato anche Coldiretti Milano, che sara' presentata giovedi' 16 giugno nel capoluogo lombardo.
Secondo quest'analisi, infatti, oltre il 90% delle intervistate ritiene rilevante, nella scelta degli alimenti, la provenienza italiana e la stagionalita'. Circa la meta' delle donne, inoltre, considera molto influenti sulle scelte d'acquisto le qualita' dei prodotti Doc e Dop e la tracciabilita' della merce.
Sono dati che dimostrano la bonta' del cibo italiano - spiega Ambrogia Bardelli, responsabile di Donne Impresa Coldiretti di Milano e Lodi -. In un momento come questo, in cui si sta creando una psicosi da batterio killer, bisogna che le persone sappiano che i nostri prodotti sono sicuri.
L'italianita' e' insidiata dal falso Made in Italy che ogni anno, nel mondo, vale circa 50 miliardi di euro. Vengono taroccati i nomi, oppure le confezioni e in alcuni casi vengono addirittura usate le denominazioni originali.
"Per sapere davvero quello che finisce sulle nostre tavole - spiega Coldiretti - serve un'etichettatura chiara e precisa.
In questo senso, il decreto presentato recentemente dal ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, rappresenta un passo avanti perche' impone dimensioni leggibili nell'etichetta e il giusto posizionamento sul prodotto".Per garantire la trasparenza dell'origine, la Coldiretti sta realizzando il progetto della filiera agricola italiana, che sara' composta da oltre ventimila punti di offerta al consumatore tra spacci aziendali, farmers' market, agriturismi e botteghe.
Fonte: AGI
Secondo quest'analisi, infatti, oltre il 90% delle intervistate ritiene rilevante, nella scelta degli alimenti, la provenienza italiana e la stagionalita'. Circa la meta' delle donne, inoltre, considera molto influenti sulle scelte d'acquisto le qualita' dei prodotti Doc e Dop e la tracciabilita' della merce.
Sono dati che dimostrano la bonta' del cibo italiano - spiega Ambrogia Bardelli, responsabile di Donne Impresa Coldiretti di Milano e Lodi -. In un momento come questo, in cui si sta creando una psicosi da batterio killer, bisogna che le persone sappiano che i nostri prodotti sono sicuri.
L'italianita' e' insidiata dal falso Made in Italy che ogni anno, nel mondo, vale circa 50 miliardi di euro. Vengono taroccati i nomi, oppure le confezioni e in alcuni casi vengono addirittura usate le denominazioni originali.
"Per sapere davvero quello che finisce sulle nostre tavole - spiega Coldiretti - serve un'etichettatura chiara e precisa.
In questo senso, il decreto presentato recentemente dal ministro delle Politiche agricole, Saverio Romano, rappresenta un passo avanti perche' impone dimensioni leggibili nell'etichetta e il giusto posizionamento sul prodotto".Per garantire la trasparenza dell'origine, la Coldiretti sta realizzando il progetto della filiera agricola italiana, che sara' composta da oltre ventimila punti di offerta al consumatore tra spacci aziendali, farmers' market, agriturismi e botteghe.
Fonte: AGI