2015-01-01
OGM, ASSESSORE VENETO: LE REGIONI HANNO GIA' DECISO PER IL NO
''Per me la questione Ogm e' presto riassunta: non possiamo che valorizzare la nostra agricoltura di qualita' e il buon nome del ''made in Veneto'' e ''made in Italy'' consentendo produzioni che possono essere prodotte identiche a basso costo in altre parti del mondo. Significa semplicemente svendere la nostra agricoltura, il nostro territorio e la nostra identita' a societa' multinazionali che non hanno alcun interesse per la sopravvivenza delle nostre imprese''. Franco Manzato, assessore all'agricoltura del Veneto, ribadisce la sua contrarieta' non ideologica, ma molto materiale ed economica alle pretese di chi ''pensa di guadagnare qualche euro in piu' di fatto a spese degli altri agricoltori, che si spezzano la schiena per proporre qualita', tipicita', pulizia e sicurezza''.
''Se il 75 per cento degli italiani e degli europei sono contro gli organismi geneticamente modificati, la pretesa di coltivarli somiglia a quella di un venditore di stufe all'equatore: il sospetto che gli interessi veri in gioco siano altri e' legittimo - spiega - Noi, la nostra agricoltura e i nostri imprenditori soffrono per la concorrenza di una mondializzazione senza qualita' ma sanno che e' folle inseguire la medesima strada. A chi dice che non se ne puo' fare a meno, ricordo che i nostri allevatori di bovini di qualita', cui eventualmente una simile produzione si volesse rivolgere, concordano sul fatto che siano vietati sull'intero territorio regionale la coltivazione e l'allevamento di animali geneticamente modificati Ogm, relegando eventualmente queste pratiche a puri utilizzi sperimentali in luoghi ben isolati e controllati''.
Fonte: Libero
''Se il 75 per cento degli italiani e degli europei sono contro gli organismi geneticamente modificati, la pretesa di coltivarli somiglia a quella di un venditore di stufe all'equatore: il sospetto che gli interessi veri in gioco siano altri e' legittimo - spiega - Noi, la nostra agricoltura e i nostri imprenditori soffrono per la concorrenza di una mondializzazione senza qualita' ma sanno che e' folle inseguire la medesima strada. A chi dice che non se ne puo' fare a meno, ricordo che i nostri allevatori di bovini di qualita', cui eventualmente una simile produzione si volesse rivolgere, concordano sul fatto che siano vietati sull'intero territorio regionale la coltivazione e l'allevamento di animali geneticamente modificati Ogm, relegando eventualmente queste pratiche a puri utilizzi sperimentali in luoghi ben isolati e controllati''.
Fonte: Libero