Mercato positivo per le scarpe made in Italy
La scarpa italiana è sinonimo di qualità e prestigio in tutto il mondo: dai sandali “scultura” di Sergio Rossi alle décollleté Casadei con pellami argentati, dai tacchi a spillo Di Gianvito Rossi alle libertine di Arafango, tutte le donne puntano alle calzature come meta preferita per lo shopping. Qualsiasi sia la forma, il marchio o l'occasione è certo che la scarpa italiana non delude mai: nel 2011, secondo il preconsuntivo stilato dall'Anci (l'Associazione dei calzaturifici), la produzione è cresciuta del 2,4% a 207 milioni di paia e del 4,8% a poco più di 7 miliardi. “In termini produttivi” ha spiegato il Presidente dell'Anci, Cleto Sagripanti “stiamo recuperando i livelli pre crisi e sul fronte dell'export ci siamo riusciti”. Per quanto riguarda l'esportazione delle scarpe made in Italy, infatti, le statistiche annoverano un incremento del 3,4 %; la Francia risulta essere il mercato più importante con 1,1 miliardi di euro sui 7 totali, seguita da Germania e Stati Uniti. I dati francesi comprendono anche le scarpe realizzate sulla Riviera del Brenta dal colosso LVMH. Tra i paesi che hanno messo a segno un incremento maggiore nell'export italiano, sia per le scarpe che per la pelletteria, troviamo la Cina con l'85%, Hong Kong con il 47%, il Canada con il 31 %, l'Ucraina ed Emirati Arabi con il 27% e, infine, Svezia e Polonia con rispettivamente il 24% e 21%. “Stanno aumentando il numero dei lavoratori nel settore” continua Sagripanti “ e ciò significa che gli imprenditori italiani credono nel futuro del nostro lavoro. L'86,3% delle industrie calzaturiere, secondo i risultati di shoe report 2012, è consapevole che la crisi avrà degli effetti che si riprodurranno anche nel futuro, mentre il 40% di esse ritiene che questo processo comporti la realizzazione di strategie di riposizionamento sul mercato, ristrutturazione e riorganizzazione aziendale interna”. È forse la giusta strategia per far risalire un settore che punta sulla bellezza e la qualità di prodotti da sempre richiesti dal mondo femminile e non che non tutti si possono permettere di creare. Un'arte made in Italy che ritornerà in alto grazie alla sua unicità.
Fonte: Life & Style Magazine