Made in Italy: giovedi' a Roma manifestazione Coldiretti e associazioni
Scende in piazza l'alleanza per il Made in Italy promossa dalla Coldiretti e dalle associazioni dei consumatori e degli ambientalisti, insieme ai cittadini e ai rappresentanti delle Istituzioni a livello nazionale, regionale e locale, a partire dai Sindaci con i loro gonfaloni provenienti dalle diverse Regioni.
''Il marchio Italia - sottolinea la Coldiretti - e' il principale patrimonio del Paese che non viene adeguatamente tutelato e rispettato ed e' invece spesso banalizzato, usurpato, contraffatto e sfruttato come dimostra il caso emblematico del falso Made in Italy di Stato rappresentato dal 'Pecorino' prodotto completamente in Romania con i soldi dello Stato italiano, che sara' portato per la prima volta in piazza 'in bella vista' a disposizione delle Autorita' e dei cittadini. Un esempio in cui lo Stato favorisce la delocalizzazione e fa concorrenza agli italiani sfruttando il valore evocativo del Made in Italy''.
L'appuntamento, spiega la Coldiretti, e' alle ore 9,30 giovedi' 15 marzo 2012 in piazza Montecitorio a Roma con migliaia di manifestanti che presidieranno anche il Ministero dello Sviluppo Economico in via Veneto 33 e la sede della Simest in Largo Ottavio Tassoni.
''Sara' presentata - prosegue - un caso eclatante di spreco di risorse pubbliche a danno degli italiani ed una analisi sul valore del marchio Made in Italy e sulle opportunita' economiche ed occupazionali che possono derivare da una sua piu' efficace tutela. Sara' l'occasione per affermare la centralita' del settore agroalimentare quale una delle poche leve competitive di cui il Paese dispone per ricominciare a crescere, ma anche un modo per denunciare gli ormai troppi casi di disattenzione e sottovalutazione nei confronti di un settore che e' patrimonio del Paese. Dal mancato divieto per legge del finanziamento di prodotti realizzati all'estero che imitano il vero Made in Italy alle sperequazioni determinate dall''IMU in agricoltura che aumenta in maniera maggiore per chi la terra la usa per vivere rispetto a chi la dispone per divertirsi o speculare, fino ai ritardi accumulati sull'applicazione della legge nazionale sull'etichettatura per fare sapere agli italiani quello che mangiano''.
Fonte: Asca