Biella e Prato insieme per una rete di servizi
«Certo che sono soddisfatto, del resto se non diamo l'esempio noi come possiamo convincere le imprese a farlo?». Per Aldo Bonomi, vicepresidente di Confindustria con delega alle reti d'impresa, la giornata è positiva, con la sigla di un ennesimo contratto, questa volta tra associazioni di categoria.
Le Unioni Industriali di Biella e Prato, che già hanno in comune il settore chiave del territorio, cioè il tessile, mettono in sinergia alcune attività varando una nuova rete con l'obiettivo di migliorare la qualità dei servizi forniti agli associati "scambiandosi" le migliori esperienze dei territori.
Così, le due società di servizi si metteranno in rete, con Biella che "conferirà" i prodotti assicurativi e Prato che metterà a disposizione il proprio sistema di paghe e contributi.
«Realtà manifatturiere simili come quelle dei distretti tessili di Biella e Prato – spiega Marilena Bolli, presidente dell'Unione Industriale Biellese - hanno esigenze analoghe che possono essere soddisfatte con una soluzione comune. È partendo da questa riflessione che, insieme a Confindustria Prato, abbiamo avviato un percorso che porterà a condividere alcuni strumenti. Del resto, già a fine 2010 una trentina di nostre aziende sono entrate nel gruppo d'acquisto energia avviato da Prato e grazie a questa azione le imprese hanno potuto risparmiare il 15% sulle bollette. Si tratta di un segnale concreto che testimonia quanto crediamo nella forza dell'aggregazione e delle reti. Auspichiamo che un numero crescente di imprese, soprattutto se di dimensioni ridotte, scelgano questo strumento per aumentare la loro “massa critica” e rafforzarsi rispetto ai competitor di dimensioni maggiori».
«L'attivazione di sinergie – aggiunge Andrea Cavicchi, presidente dell'Unione Industriale Pratese – è un obiettivo che vogliamo promuovere fra le imprese dando il buon esempio già noi come associazioni. Nel caso nostro e di Biella lavorare assieme è anche particolarmente agevole sia per le indubbie affinità fra i due sistemi produttivi sia per la complementarietà delle esperienze che le associazioni hanno maturato negli anni. Sarà così possibile integrare servizi di eccellenza come il nostro sulla gestione del personale con le competenze espresse da Biella nel campo delle assicurazioni: a tutto vantaggio del livello delle prestazioni e dell'ottimizzazione dei costi». Il sistema di elaborazione paghe e gestione del personale, dispone di un sistema informatico in grado di gestire al meglio gli adempimenti e reperire in tempo reale i documenti necessari, mentre nei servizi assicurativi si utilizzerà il Fondo InPiù, fondo creato dall'Unione Industriali di Biella per gli imprenditori, i loro dipendenti e i loro familiari, proponendo soluzioni personalizzate e coperture di vario tipo. Il Contratto di Rete è già stato definito nei contenuti e seguirà il normale iter procedurale per essere formalizzato entro l'estate.
Per Aldo Bonomi l'accordo tra Associazioni confindustriali non è tuttavia una novità e sono già molti gli esempi sul territorio. «Ci sono 15 contratti che coinvolgono 59 associazioni e questo è uno dei nostri obiettivi: semplificare le strutture, unire le forze, migliorare la qualità dei servizi offerti». In generale in Italia i contratti di rete sono saliti a 333 ma la previsione dei prossimi anni è quello di aumentarli in modo esponenziale. «È uno dei target che ha posto il presidente Squinzi – aggiunge Bonomi – e la nostre associazioni devono ovviamente essere d'esempio. Sulla formazione stiamo facendo progressi importanti, penso ad esempio all'accordo tra Vicenza, Verona, Rovigo e Padova. E ora anche Confagricoltura ci sta seguendo su questo terreno, creando una vicepresidenza ad hoc proprio sulle reti». Reti che ormai diventano anche "testimonial" nelle assemblee di Confindustria, come è capitato a Five for Foundry a Varese. Pattuglia di cinque aziende partita nel 2008, ora diventate 16, con un balzo dei ricavi, dell'export e delle assunzioni. Di questi tempi davvero una rarità.
Fonte: Il Sole 24 Ore