Agricoltura: Cia, da Pacchetto Qualita' spinta al Made in Italy
Con l'approvazione del ''Pacchetto Qualita''', il provvedimento Ue presentato oggi al Mipaaf da Catania e De Castro, che avra' l'ok definitivo a settembre, si introducono misure importanti per il sistema agroalimentare italiano, che puo' contare su un'agricoltura tipica e diversificata. Non dobbiamo dimenticare che il nostro Paese vanta ben 243 prodotti certificati tra Dop, Igp e Stg, piu' di qualsiasi altro competitor in Europa. L'unico nostro rammarico e' la mancata estensione a tutte le filiere della programmazione produttiva, che per adesso e' acquisita solo per il settore lattiero-caseario. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, commentando la presentazione del provvedimento in conferenza stampa al Mipaaf da parte del ministro Mario Catania e del presidente della Comagri del Parlamento Ue Paolo de Castro.
Nel 'Pacchetto Qualita'' ci sono molte novita' positive, anche rispetto alla proposta originaria - continua la Cia - e questo e' merito del costante lavoro di concertazione svolto in particolare dalla Commissione Agricoltura del Parlamento europeo. Dall'introduzione della protezione ''ex officio'' per la tutela di un prodotto riconosciuto a livello comunitario al rafforzamento del ruolo dei Consorzi nella protezione e promozione dei prodotti certificati, si tratta di misure che aiutano a difendere meglio la nostra agricoltura e a favorirne l'ulteriore sviluppo sui mercati esteri.
Dal 'Pacchetto Qualita'', pero', e' rimasta fuori la possibilita' di effettuare la programmazione produttiva per Dop e Igp, se si esclude la filiera casearia. Eppure si tratta di una misura fortemente voluta dal sistema agroalimentare italiano, perche' consentirebbe un'adeguata gestione della quantita' e della qualita' dei prodotti nelle diverse condizioni di mercato. Ecco perche' -conclude la Cia - chiediamo ai parlamentari e al governo un forte impegno affinche' il provvedimento ora venga inserito nella nuova Pac.
FONTE: ASCA.IT