Tecnologia e innovazione made in italy conquistano estero
Cambia il volto del Made in Italy all’estero: nell’ultimo triennio, sia in ambito europeo che nei mercati Extra-Ue, aumentano le vendite di prodotti italiani, che si specializzano inoltre in settori a maggior contenuto tecnologico. Questo e’ quanto emerge dall’indagine sulle tendenze dell’export nei principali mercati di riferimento per l’Italia, condotta da Assocamerestero e presentata durante la XXI Convention mondiale delle CCIE che si apre oggi a Perugia. Nel periodo 2009-2011, il peso della meccanica, se confrontato con la media mondo dell’export del settore, risulta strategico per le vendite in Cina, Brasile e India, con un valore piu’ di due volte superiore alla media, e Sudafrica, di una volta e mezzo superiore. Fortemente specializzato nel chimico-farmaceutico e’ invece l’export in Giappone e Svizzera, con un indice piu’ di tre volte superiore alla media. Maggiormente focalizzate nei settori tradizionali, invece, le esportazioni nel mercato russo (con i prodotti del tessile-abbigliamento), in Francia (con il Sistema
Casa), e in Germania, Regno Unito e Stati Uniti (con i prodotti alimentari). “Come risulta dall’indagine, la crisi ha modificato il posizionamento del Made in Italy all’estero, dove il saper fare italiano e’ riuscito ad individuare nicchie di mercato a maggior valore aggiunto, soprattutto nei Paesi che stanno trainando la ripresa e mostrano maggiore dinamismo”, afferma Augusto Strianese, presidente di Assocamerestero. “Perche’ l’internazionalizzazione rappresenti realmente un’opportunita’ di crescita per le aziende, e’ sempre piu’ necessario dar loro un supporto qualificato e affidabile”. Anche se si guarda al contributo all’export dato dai singoli settori, la crisi non intacca il ruolo predominante della meccanica, che rappresenta oltre un quarto delle vendite di prodotti italiani nell’Unione Europea, quota superiore alla media mondiale del 20%. In particolare, e’ leader incontrastata nei mercati Extra-UE a piu’ elevato tasso di sviluppo, con quote export che spaziano dal 19,3% della Russia al 48,7% della Cina. I metalli e prodotti in metallo, spesso utilizzati nella componentistica e nell’edilizia dalle industrie locali estere, sono invece il comparto piu’ dinamico, con un incremento medio annuo dell’export del 22,4%. Nei Paesi Extra-UE buone performance per comparti a medio-alto contenuto tecnologico come i mezzi di trasporto, che mantengono il primato in Russia (export cresciuto in media del +97,3%) e in India (+37,1%), e lo conquistano in Cina (+49,5%). Settori innovativi trainano le vendite anche in Brasile, con un incremento di oltre il 50% per gli apparecchi elettrici, e in Giappone, con un aumento di circa un terzo dell’export di elettronica.
FONTE: ITALPRESS.COM