Falso
Blitz della Guardia di finanza di Treviso al mercato serrimanale di piazza Buechiellati. Gli uomini delle Fiamme Gialle hanno sequestrato oltre 12.000 articoli di bigiotteria ed accessori per l’abbigliamento, e denunciato un trenntenne di origini pakistane, che ora rischia una sanzione amministrativa di 30.000 euro circa. Il sospetto è che si tratti di prodotti tossici per il corpo.
L’operazione rientra nell’ambito di una specifica attività svolta in materia di sicurezza dei prodotti e tutela del consumatore. La merce sequestrata era infatti priva delle informazioni sui materiali e sui processi di fabbricazione. In particolare, sulle confezioni e sulle etichette dei beni sottoposti a sequestro, mancavano le indicazioni in lingua italiana della denominazione legale o merceologica del prodotto, del nome, della ragione sociale o del marchio del produttore o dell’importatore, dell’eventuale presenza di sostanze che possano arrecare danno all’uomo, alle cose o all’ambiente e delle eventuali precauzioni sull’utilizzo del prodotto in condizioni di sicurezza.
I prodotti, tutti di origine asiatica e non conformi alla normativa sulla tutela dei consumatori, sono stati sequestrati da militari al mercato settimanale. Il titolare dell’attività, un uomo di circa 30 anni, di origine pakistana, è stato segnalato per le violazioni delle disposizioni del Codice del Consumo, per le quali è prevista una sanzione amministrativa che può superare i 30 mila euro. Continua dunque l’attività di controllo volta alla tutela del “Made in Italy”, in quanto, gli articoli e gli accessori per l’abbigliamento, se non conformi, possono arrecare seri danni alla salute del compratore, dovuti alla tossicità delle sostanze utilizzate per produrli; nel mercato nero, infatti, non si ha alcun interesse ad affrontare costi alti di produzione e vengono utilizzati coloranti nocivi, altamente tossici, che rilasciano sostanze che possono costituire un vero e proprio pericolo per il corpo umano.
«Ringrazio la Guardia di Finanza di Treviso: il sequestro di 12 mila prodotti della cui materia prima si sa nulla ha una funzione di prevenzione anche nel campo della salute e dell’ambiente, oltre che di contrasto al mercato illecito». Il presidente del Veneto, Luca Zaia, commenta così l’operazione della Finanza trevigiana. «Mi auguro», ha aggiunto, «che l’indagine consenta di risalire all’intera catena di intermediazione e di sgominarla». «Invito i consumatori», ha invece commentato Franco Manzato, assessore alla tutela del consumatore del Veneto, «a imparare a riconoscere i prodotti contraffatti, in modo da poter valutare la merce prima dell’acquisto e segnalare la contraffazione».
FONTE: GELOCAL.IT