Made in Italy, Cenni (PD), accellerare percorso comunitario
“La mobilitazione degli agricoltori promossa da Coldiretti per domani, martedì 24 luglio davanti al Consiglio regionale della Toscana, per 'dire basta ai prodotti agroalimentari taroccati', è uno stimolo ulteriore per accelerare le procedure normative sulla tracciabilità dei prodotti alimentari”.
Così in una nota di Susanna Cenni, parlamentare del Pd alla Camera e membro della commissione agricoltura, interviene sul tema dell’etichettatura e della qualità dei prodotti alimentari, in vista della manifestazione promossa da Coldiretti per domani, martedì 24 luglio davanti al Consiglio regionale della Toscana per chiedere etichette trasparenti, divieto di utilizzo di marchi ingannevoli e controlli.
“In un momento in cui non possiamo pensare a nuovi impegni di spesa pubblica - prosegue Cenni – possiamo però tentare di fare di più e più in fretta, intervenendo con ancora maggiore determinazione per far si che norme come quella licenziata, ormai due anni fa, dal Parlamento italiano sull’etichettatura e la qualità dei prodotti, venga accolta dall’Unione Europea. La legislazione italiana ed europea, infatti, contengono da tempo importanti norme che obbligano a riportare nelle etichette delle confezioni di prodotti d’eccellenza del nostro Made in Italy, come l’olio d’oliva, non solo l’indicazione del Paese in cui è stato imbottigliato, ma anche le nazioni da cui provengono le olive, in modo da consentire sempre la rintracciabilità del prodotto. Norme che possono anche esse migliorate e riviste. Prevenire e contrastare il fenomeno della contraffazione, infatti, è necessario per tutelare il consumatore e per difendere le nostre imprese agricole".
“Abbiamo visto nelle settimane scorse – prosegue Cenni - con i sequestri che hanno riguardato l'olio d'oliva, che anche la nostra regione non è immune. In questi giorni, inoltre, è stata scoperta una grave truffa che riguarda allevamenti alimentati con mangimi in parte provenienti da rifiuti. Abbiamo buoni controlli che ci aiutano a far emergere attività illecite, ma il danno è enorme. Norme efficaci sulla tracciabilità dei prodotti, infatti, consentirebbero di migliorare la competitività delle nostre produzioni agricole e di garantire di più quegli agricoltori, come nel caso dell'olio, che con fatica sostengono costi di produzione alti, per portare sulle nostre tavole prodotti di grande qualità, presidiando e garantendo un paesaggio straordinario per la tutela dei prodotti tipici e tradizionali a vantaggio dei consumatori che, in questo modo, avranno a disposizione un quadro informativo più completo sulle qualità e caratteristiche di quello che mangiano. Si tratta non solo di una fondamentale questione di salute, ma anche di un problema di natura economica. Lo stesso ministro dell’agricoltura a cui mi sono rivolta, poche settimane fa, presentando un’interrogazione sui numerosi casi di contraffazione di olio d’oliva che si sono verificati recentemente anche in Toscana, ha dichiarato, che la falsificazione alimentare provoca danni che ammontano a 7,9 miliardi di euro l’anno. Un danno economico enorme che secondo le associazioni di categoria costa al nostro Paese 164 milioni di euro al giorno”.
“Per questa ragione, nei prossimi giorni – conclude Cenni - presenterò anche una risoluzione che impegni il Governo a mettere nuovamente al centro dell’agenda politica la necessità di rendere più efficaci le norme per la tracciabilità di un prodotto, come l’olio extravergine d’oliva, che è uno dei fiori all’occhiello della nostra regione e del Made in Italy, e che fa i conti con una consistente concorrenza sleale. Etichettatura, tracciabilità e semplificazione sono impegni sui quali politica e istituzioni possono procedere anche unitariamente come in più occasioni hanno già dimostrato di saper fare".
FONTE: AGENPARL.IT