Made in Italy: Coldiretti, cibo tarocco scippa 300 mila posti lavoro
La contraffazione e la falsificazione dei prodotti alimentari Made in italy costa all'Italia 300 mila posti di lavoro che si potrebbero creare nel Paese con una seria azione di contrasto a livello nazionale ed internazionale. E' quanto emerge da una analisi della Coldiretti divulgata nel corso del Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione, organizzato dalla Coldiretti a Villa d'Este di Cernobbio dove e' stata inaugurata la piu' ampia esposizione di falsi prodotti alimentari Made in Italy con centinaia di esempi raccolti in tutti i continenti.
''Con il fatturato del falso Made in Italy che solo nell'agroalimentare ha superato i 60 miliardi di euro, la lotta alla contraffazione e alla pirateria rappresentano per le Istituzioni un' area di intervento prioritaria per recuperare risorse economiche utili al Paese e generare occupazione'', ha affermato il presidente della Coldiretti Sergio Marini nel sottolineare che le esportazioni agroalimentari potrebbero addirittura triplicare.
''Alla perdita di opportunita' economiche ed occupazionali si somma - sottolinea la Coldiretti - il danno provocato all'immagine dei prodotti nostrani soprattutto nei mercati emergenti dove spesso il falso e' piu' diffuso del vero e condiziona quindi negativamente le aspettative dei consumatori. Se infatti, secondo un sondaggio Coldiretti/Swg, ben il 45 per cento degli italiani non mangerebbe mai un formaggio Parmesan prodotto in Australia, la situazione e' profondamente diversa all'estero, specie nei Paesi emergenti''.
FONTE: ASCA.IT