2015-01-01
MODA: REGIONE MARCHE, POCHE TUTELE PER PRODUZIONI MADE IN ITALY
"La mancata notifica alla Ue della legge sullo sviluppo economico recentemente approvata dal Parlamento e che avrebbe obbligato l'indicazione del luogo di produzione", non aiutano a "promuovere ed incentivare forme di tracciabilita' e certificazione di qualita' delle produzioni del sistema moda". Lo ha dichiarato Fabio Badiali, assessore alle Attivita' produttive della Regione Marche, commentando le vicende legate alla recente legge nazionale sullo sviluppo economico, e secondo il quale "le norme di tutela del made in Italy non saranno applicabili". "L'auspicio e' che il settore possa disporre a breve anche di misure che lo mettano al riparo da abusivismo e contraffazione - ha detto ancora Badiali -, affinche' l'attuale situazione di difficolta' possa essere superata". L'assessore regionale ha anticipato che si fara' portatore delle richieste presso la commissione attivita' produttive della conferenza delle Regioni. Nel frattempo, la Regione Marche ha approvato un bando per la concessione di contributi in conto capitale a favore di micro, piccole, medie e grandi imprese per la realizzazione di progetti d'innovazione nei processi aziendali nel settore moda, con una dotazione finanziaria di a 4,5 milioni di euro. Le circa 7 mila imprese marchigiane del tessile, abbigliamento, pelli, cuoio e calzaturiero, con i loro 68 mila addetti, rappresentano oltre il 30% dell'intero settore manifatturiero regionale.
Fonte: AGI