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2015-01-01

Venerdì 20 aprile: a Civita Castellana è sciopero generale.Valentino Vargas( Filctem Cgil):

”Gli ultimi dati Istat ci dicono che in sei mesi nel Lazio hanno perso il lavoro quasi 80mila lavoratori, di cui 50mila uomini e 29mila donne e che negli ultimi tre mesi del 2011 il numero di disoccupati è aumentato di 60mila unità raggiungendo quota 274mila, un dato che non si vedeva da oltre 20 anni. Per questo triste primato il Distretto di Civita Castellana ha dato il suo triste contributo composto da aziende che chiudono, posti di lavoro bruciati e famiglie sull’orlo della disperazione. In questo quadro, se passasse la riforma del mercato del lavoro così come delineata dal ministro Fornero, assisteremmo nel Distretto Industriale di Civita Castellana, e non solo,  a un’esplosione del dramma sociale per ulteriori e numerose famiglie”. Dalla crisi non si esce se non attraverso un piano per il lavoro e di sostegno. Per questo motivo, per ribadire che il lavoro non è una merce ma è indissolubilmente legato alla dignità dell’individuo, per dire no ai licenziamenti facili e alla precarietà, per chiedere crescita, sviluppo e lavoro, per un sistema di ammortizzatori sociali adeguato al momento, per modificare l’ultima riforma delle pensioni, per ottenere un sostegno concreto nei distretti industriali in difficoltà e salvaguardare migliaia di posti di lavoro, la FILCTEM CGIL di Viterbo scenderà in piazza con 8 ore di sciopero per tutti i lavoratori del settore ceramico, aderisce con forza, quindi, allo sciopero indetto dalla CGIL di Roma e Lazio, nell’ambito delle iniziative promosse dalla Cgil nazionale. Pertanto l’appuntamento della CGIL di Viterbo è a Piazza della Liberazione per le 9.30 da dove si partirà con un corteo fino a Piazza Matteotti dove si terrà il comizio conclusivo. La decisione della CGIL di Viterbo di svolgere la manifestazione a Civita Castellana è scaturita dalla convinzione di continuare ad attirare l’attenzione delle Istituzioni sulla drammatica crisi del Distretto e sulle pesanti conseguenze, per i lavoratori del distretto, derivanti dalla riforma delle pensioni e della paventata riforma del mercato del lavoro.

Fonte: Civitanews.it

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