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2015-01-01

Gli attrezzi sportivi made in Italy volano sui mercati internazionali

Il business dello sport italiano tira anche quello delle attrezzature sportive e si spera che le Olimpiadi di Londra diano ancora una mano al nostro sport-system. Specie "Se tra lunedì e martedì prossimi – osserva Luca Businaro, presidente di Assosport, l'Associazione dei produttori di articoli sportivi – Raffaele Pagnozzi e Gianni Petrucci del Coni daranno il benestare definitivo all'ingresso della gallery multimediale di Assosport in Casa Italia". L'Associazione proporrà una galleria dei produttori eccellenti del made in Italy, con ciò che fanno e come contattarli. "Cose concrete – aggiunge Businaro – Che spingono verso l'internazionalizzazione delle nostre imprese, con il supporto dell'Ice. Negli anni recenti la stessa iniziativa in Casa Italia a Pechino e a Vancouver ha ottenuto risultati eccezionali».
I produttori di articoli sportivi, anche se con grande fatica, riescono a rimanere ai vertici. "I risultati del 2011 e del primo trimestre 2012 – dice Businaro – indicano un quadro in chiaroscuro. I volumi produttivi, pur con un sensibile calo, mostrano valori positivi". Nel 2011 l'export di articoli sportivi è cresciuto del 9,5% rispetto al 2010 e nel primo trimestre è ulteriormente migliorato di circa il 5%. Le migliori performance sono state realizzate nel vecchio continente: Francia, Germania e Spagna rimangono i primi tre mercati al top. Ma il mondo dello sport italiano registra crescenti livelli di penetrazione nei nuovi mercati, come Cina, Russia e Corea.
Fermo invece il mercato domestico. Secondo i dati forniti da Npd Sports Tracking Europe, il sell out del mercato italiano nel 2011 è stato di 7,4 miliardi di euro, con un mini rialzo dell'1%. Hanno tirato in maniera particolare il settore del ciclo, +5% a 831 milioni, e quello della calzatura, +2% a 1,631 miliardi. Stabili invece l'abbigliamento e l'attrezzatura che hanno registrato, sempre nel 2011, rispettivamente vendite per 3 miliardi e 1,85 miliardi. "Le nostre imprese fanno i miracoli – esordisce Manuela Viel, direttore generale di Assosport – ma la crisi c'è e si sente. Abbiamo subito un doppio choc legato sia al ridimensionamento di alcuni grandi brand italiani, sia allo scossone registrato dalla grande distribuzione. Per fortuna che aiuta l'evoluzione del praticante italiano: si orienta sempre di più verso prodotti tecnici più sofisticati".
"Dobbiamo quindi spingere ancora sull'internazionalizzazione – conclude Businaro – Nel prossimo biennio difficilmente il mercato nazionale tornerà a crescere a ritmi soddisfacenti, dobbiamo quindi puntare sull'export e lo si fa sviluppando la collaborazione tra aziende e varando iniziative mirate. Per esempio, tra le altre cose, in novembre faremo un incoming business to business portando nelle nostre imprese una quindicina di operatori selezionati di Paesi in crescita".

FONTE: ILSOLE24ORE.COM

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